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Mar

Tokyo Marathon 2019

Pubblicato lunedì 4 Marzo 2019 alle 01:52 da Francesco

Racchiudo la sintesi perfetta in una sola parola: gambarimashita! Ieri ho provato a dare il massimo per le strade di Tokyo e ho corso con un piacere immenso sebbene il mio tempo finale sia stato un po’ alto: 2h45’55”, ossia 3’55” al chilometro.
Quella dell’antica Edo è stata la mia ventinovesima maratona, la diciannovesima sotto le 2h50′.
Ho osato perché avevo l’obbligo morale di provarci e quando ho visto che non era la giornata giusta ho atteso più del solito prima di rallentare: anche per questo motivo sono arrivato al traguardo sull’orlo dell’ipoglicemia.
Non ho gestito bene l’andatura, mea culpa, e sul finale ho accusato molto il vento e la pioggia: di solito la seconda non mi dispiace, però insieme al primo produce un mix letale.

Questi i miei intertempi:

5K: 18’55”
10K: 37’30”
15K: 56’04”
Half: 1h18’36”
30K: 1h52’04”
35K: 2h11’32”

Si è rivelata la maratona più fredda che abbia mai corso, peggio di Firenze nel 2017, una di quelle in cui ho sofferto maggiormente, ma è stata anche una delle più intense sotto l’aspetto emotivo. Da rifare per tante ragioni, persino con le stesse condizioni: stupenda la gara e grandioso il contesto. Mi è sembrato di correre dentro Blade Runner. Sono contento e appagato.
Il GPS ha avuto qualche problema e la traccia Strava risulta sfasata e inattendibile.

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1
Mar

Prima della maratona di Tokyo

Pubblicato venerdì 1 Marzo 2019 alle 11:42 da Francesco

Definisco Tokyo con un ossimoro piuttosto inflazionato: una lucida follia.
Non potrei mai vivere in una megalopoli del genere, ma ogni tanto amo tornarci perché mi ci trovo a mio agio: chissà, forse sono echi di vite passate.
Durante il volo di dodici ore ho approfittato del cinema d’essai offerto da Alitalia e mi sono riguardato “Troppo forte”. Oggi Oscar Pettinari sarebbe papabile come vicepremier.
Qualcuno pensa che il Giappone costi molto, ma d’altro canto c’è anche chi nega lo sbarco dell’uomo sulla Luna.
Facendo tutto da solo ho trovato un biglietto a 556 euro con Alitalia, poi una sistemazione spartana per dodici notti nella zona di Asakusa a 445€. Altri 98 euro per l’iscrizione alla maratona e 26€ per un’assicurazione medica poiché, come sanno bene i più ferrati in geopolitica, il Giappone non fa parte della comunità europea. Quindi 1125 euro più altri 500/600 per cibo, spostamenti, varie ed eventuali. Un totale di 1700 euro: poco di più di quanto spenda in un anno un tabagista che consumi un pacchetto al giorno.
Sarebbe troppo facile e impietoso fare il confronto con chi dona i soldi alla criminalità organizzata tramite l’acquisto di droga o con chi si sfonda di alcolici nel weekend. A ognuno il suo.

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