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Settanta chilometri di passione

Pubblicato mercoledì 7 Novembre 2007 alle 19:36 da Francesco

Stamane sono uscito di casa alle otto e ho compiuto cinque giri da quattordici chilometri l’uno attorno alla parte della laguna di Orbetello che bagna la pineta della Feniglia. Ho pedalato per tre ore e cinquanta minuti prima di rincasare a mezzogiorno. Nel corso del quarto giro ho iniziato a sentire un po’ di dolore alle cosce e ho avvertito qualche disturbo allo stomaco, ma ho continuato a pedalare. Il quinto giro è stato un atto stoico e ho preso a formulare pensieri assurdi per distrarre un po’ la mia attenzione dalla fatica. Negli ultimi dieci chilometri ho sentito un forte senso di leggerezza al capo e sono andato avanti meccanicamente. Quando sono arrivato a casa la mia soddisfazione è stata enorme e ho applaudito alla mia volontà. Alla fine del quarto giro sapevo che il quinto sarebbe stato devastante, ma il mio assetto mentale ha dato manforte all’efficienza del mio corpo. Ho sfondato il muro di un altro limite personale. Ovviamente ho compiuto questi cinque giri senza soste, senza acqua e senza cibo, ma ho sentito solo l’assenza di quest’ultimo e in particolare ho patito la mancanza di zuccheri dalla fine del terzo giro in poi. Sono passato cinque volte di fronte ad alcuni operai e sul viso di uno di loro ho letto un po’ di stupore dopo il mio terzo transito dinanzi ai suoi occhi. Sono sfinito e appagato. Voglio riposarmi tra le braccia della mia soddisfazione e spero di dormire per molto tempo dato che sono in piedi da ventidue ore.

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