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Giu

Melting plot

Pubblicato sabato 21 Giugno 2008 alle 06:46 da Francesco

La scorsa mattina sono uscito di casa attorno alle cinque e per l’ennesima volta nella mia vita ho raggiunto in mountain bike la croce che si trova sul Monte Argentario. Ho usato varie volte un incipit simile per descrivere alcune delle mie escursioni ciclistiche e allo stesso modo l’entusiasmo per la mia attività fisica è stato sempre caratterizzato da una linearità piacevole. In salita noto sempre la netta differenza tra la mia bicicletta attuale e la precedente, infatti la prima risponde molto meglio ai miei sforzi rispetto alla seconda e mi consente di utilizzare le mie energie in un modo più proficuo. Sono soddisfatto della mia forma psicofisica e ormai il mio stato di benessere dura da parecchio tempo, ma, come ho già scritto in passato, ho intenzione di alterarlo con qualche scossone per non assopirmi sugli allori. Oltre alle mie condizioni correnti c’è qualcos’altro che voglio annotare tra queste righe, perciò mi concedo la licenza di saltare di palo in frasca. Nel corso degli ultimi giorni ho sudato più del solito e spero che dalla mia fatica non sfoci una febbre estiva dato che mancano tre giorni alla mia partenza per Helsinki. Non amo i viaggi programmati, perciò non ho progetti particolari per la mia settimana finlandese e la mia unica certezza è il Tuska Festival al parco Kaisaniemi. Vedrò la crème del metal estremo in una cornice stupenda, ma spero anche di trovare un club in cui assistere a un’esibizione jazz o blues. La mia estemporaneità mi ha fatto sublimare in Giappone e in Corea del Sud, perciò affiderò nuovamente a lei la gestione del mio viaggio e sono certo che non ne rimarrò deluso. Prima di passare al prossimo tema voglio citare le parole di un cinquantenne che rispetto molto: “Sai Sisco, tutti dicono che partire è un po’ morire, ma per me partire è rinascere!”. Dedico la chiusa di questo appunto al mio primo libro. Verso la fine di maggio ho terminato la correzione de “La Masturbazione Salvifica: Diario Agiografico Di Un Onanista” e mi sono limitato a stamparne un paio di copie su dei volgari fogli A4 che ho consegnato a due persone. Sono soddisfatto del mio manoscritto, ma per il momento non ho intenzione di promuoverlo nel pressapochismo dispendioso dell’editoria né attraverso i canali dispersivi che offre l’informatica, inoltre ho già ottenuto il risultato migliore che potessi immaginare.

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Apr

Una croce, una nuvola e una sorgente

Pubblicato martedì 1 Aprile 2008 alle 09:16 da Francesco

Ieri mattina sono andato a correre, ma ho non seguito il mio consueto percorso e ho optato per un itinerario in salita. Mi sono diretto verso la croce del Monte Argentario e quando sono arrivato ai suoi piedi mi sono ritrovato in mezzo a una nuvola, ma ero al corrente del suo passaggio ed è proprio quest’ultima che mi ha spinto a raggiungere la mia meta. L’atmosfera aveva un non so che di mistico e mi ha reso entusiasta, ma non mi sono trattenuto molto e dopo meno di dieci minuti me ne sono andato per non sostare troppo tempo vicino ai ripetitori televisivi, inoltre ero fradicio di sudore e la temperatura non era confortevole. Sulla strada del ritorno ho scorto “La Sorgente”, un ristoro che si trova accanto al Convento dei Frati Passionisti, e mi sono ripromesso di andarci a pranzare da solo per degustare qualche piatto tradizionale della mia regione: ero ancora un bambino quando mangiai per l’ultima volta al succitato ristoro e ancor oggi ricordo che il mio pasto fu delizioso. Oltre alle rimembranze culinarie ho evocato una gioia solitaria che conosco bene perché mi accompagna regolarmente da parecchio tempo e ne ho apprezzato gli effetti quando l’ho ritrovata a capo delle mie sensazioni per l’ennesima volta, ma la sua presenza non mi ha mai indotto a sminuire l’amore, anzi, credo che nel corso degli anni mi abbia aiutato a comprenderlo meglio e ad apprezzarlo più di quanto avrei potuto fare tramite la necessità di viverlo. Prima d’uscire di casa ho notato che Monte Argentario è salito agli onori della cronaca per la scoperta di un cadavere che è stato trovato a bordo di una barca alla deriva: penso che le circostanze di questo ritrovamento si prestino perfettamente per comporre l’incipit di un romanzo giallo o di un thriller.

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