Due settimane fa ho sognato di perdere i denti: un evento onirico del genere non mi è nuovo. Per la tradizione popolare (probabilmente eredità della cultura greca) questo genere di sogno annuncia la morte di un congiunto, però secondo altre interpretazioni, più oculate e prive della zavorra della superstizione, la perdita dei denti può essere legata alla paura della fine di una relazione sentimentale o di qualcosa che le assomigli.
Escludo quest’ultima ipotesi poiché io non ho legami profondi con nessuno. Nel sogno, appena muovevo la lingua sopra i denti questi si staccavano dalla gengiva e finivano a terra. Come ho letto altrove, la lingua può simboleggiare la parola e dunque il sogno potrebbe significare il mio timore di porre fine ad un rapporto per mezzo di una conversazione. Poiché nella mia esistenza al momento non ci sono rapporti importanti (che lo ripeta nell’arco di poche righe è indicativo), tendo a credere che il sogno si riferisse ad un rapporto potenziale e allora tutto mi tornerebbe. Tra le altre letture possibili ho notato che vi s’annovera anche il timore di non essere all’altezza di qualcosa, ma anche la paura di invecchiare si staglia nel quadro delle interpretazioni papabili. Sono portato a ritenere che la matrice del mio sogno sia stata un’esagerazione di alcune ansie frammiste a piccole frustrazioni, tuttavia nulla di cui debba avere ragione di preoccuparmi. Tutto ciò mi ha ricordato che da piccolo mio padre (questa figura ignota) mi allungò uno schiaffo e mi fece perdere un dente da latte che comunque si sarebbe staccato presto: rammento che il fatto avvenne su una salita. Mi chiedo se possa esserci una connessione tra l’episodio infantile e il sogno suddetto. In ogni caso i miei denti sono sani, ben saldi e non ospitano manco una carie. Forse devo staccarmi un molare, metterlo sotto un bicchiere e attendere che la fatina dei denti arrivi a raccattarlo per avere l’occasione d’invitarla ad uscire insieme a me.
Archivio onirico: sogno n. 1 e sogno n. 2
Pubblicato lunedì 14 Febbraio 2011 alle 19:19 da FrancescoD’ora in avanti cercherò di appuntare spesso i miei sogni per organizzare il mio materiale onirico ed eventualmente avvalermene per scopi introspettivi.
Sogno n. 1
Questo sogno cominciò con una panoramica sullo skyline di una metropoli. Presto mi ritrovai a guardare con i miei occhi una scena statica in bianco e nero. Ricordo che all’improvviso vidi tre funghi nucleari e provai una paura profondissima. Fui scosso dallo spavento, ma quest’ultimo fu interrotto da voci sconvolte che mi pregarono di seguirle per sfuggire alla minaccia. Seguii quei richiami e d’un tratto il sogno prese a svolgersi in un sotterraneo. Da questo momento in poi non riesco a rammentare granché. Comunque, ad un certo punto, mi ritrovai dinanzi a una donna imbolsita, dai capelli neri, d’età compresa tra i trenta e i quarant’anni: costei non mi disse nulla e si limitò a osservarmi con un’espressione in cui si fondevano la sorpresa e la diffidenza. Infine scappai dal luogo in cui ero capitato e durante la fuga mi resi conto che le voci iniziali avevano mentito. Devo annotare che tutto il sogno, o almeno la parte che d’esso m’è dato ricordare, m’è apparso in bianco e nero.
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Sogno n. 2
Questo sogno fu molto breve e intenso. Mi ritrovai a camminare su un ponte autostradale sotto cui scorreva un fiume. Era giorno e il cielo era annuvolato. All’improvviso sopraggiunse un’auto e fece una manovra brusca per fermarsi davanti a me. Il guidatore mi osservò con severità, ma io guardai la donna spaventata che stava sul sedile del passeggero. L’auto fece marcia indietro e finì nel fiume come se non ci fosse stata alcuna barriera, ma prima della caduta la donna gridò forte: “No!”. Io corsi subito a vedere che fine avesse fatto la vettura e ricordo un lungo silenzio.