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Maratona di Ravenna 2021, un’ottima prestazione

Pubblicato lunedì 15 Novembre 2021 alle 13:49 da Francesco

Ieri mattina sono stato accolto dalle brume romagnole per correre la maratona di Ravenna. Prima della gara ho incontrato qualche podista di mia conoscenza e ho stretto amicizia con un ragazzo al debutto sulla distanza regina a cui ho fatto un sincero augurio e con il quale ho scambiato un reciproco incitamento quando ci siamo rivisti sul percorso mentre transitavamo in direzioni opposte: spero che il suo esordio sia andato bene!
Dopo il rito dei bagni chimici, il quale come sempre sottende l’attesa della liberazione vescicale, ho raggiunto la griglia di partenza con l’idea di aggredire il mio record personale, perciò ho osato fin dall’inizio con un’andatura media che ha oscillato tra i 3’39” e i 3’40” al chilometro.
I primi undicimila metri sono stati un po’ ostici a causa dei plurimi cambi di direzione e della pavimentazione cittadina, ma una volta fuori Ravenna il vento si è dimostrato abbastanza clemente, difatti per me proprio quest’ultimo costituiva la variabile più importante. Ho corso quasi tutta la gara in solitaria e poco prima del ventunesimo chilometro ho superato la seconda donna, una top runner rumena che ha poi chiuso in 2 ore e 43 minuti, molto distaccata dalla vincitrice keniana che invece ha tagliato il traguardo in 2 ore e 29 minuti.
Il mio passaggio ai dieci chilometri è stato di 37 minuti netti, quello alla mezza di 1 ora, 18 minuti e 9 secondi e ho raggiunto il trentesimo chilometro in 1 ora e 51 minuti.
Dal trentacinquesimo chilometro in poi non sono più riuscito a mantenere il passo sotto i 3’50” e ho così visto sfumare il mio record personale, ma sono riuscito comunque a correre per la terza volta sotto il muro psicologico delle 2 ore e 40 minuti, esattamente 2 ore, 39 minuti e 47 secondi: decimo assoluto, terzo di categoria e quinto italiano su oltre un migliaio di partecipanti.
Malgrado il calo nel finale sono rimasto molto soddisfatto della mia prestazione, mi è piaciuto il modo in cui ho corso e la costanza con cui ho mantenuto una buona meccanica per quasi tutta la gara. È stata la mia trentottesima maratona su trentotto sotto le tre ore, la ventiseiesima sotto le 2 ore e 50 minuti, la sedicesima sotto le 2 ore e 45 minuti e, come già scritto, la terza sotto le 2 ore e 40 minuti.
Sono contento anche come allenatore di me stesso perché finalmente ho trovato la quadratura del cerchio e un giusto equilibrio tra volume e intensità. Devo lavorare un po’ sulla velocità di punta e intendo farlo con ripetute lunghe.

Qui la traccia Strava: https://www.strava.com/activities/6256574097
Qui la classifica: https://tds.sport/it/race/12024

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Mag

Una nuova partenza

Pubblicato domenica 1 Maggio 2016 alle 19:32 da Francesco

Stamane mi sono recato in un ridente borgo della zona per prendere parte a una gara podistica di appena otto chilometri: è così che sono tornato all'agonismo dopo oltre un anno di assenza da qualsiasi evento competitivo. Mi sono classificato all’ottavo posto su ottanta partecipanti e mi considero soddisfatto poiché distanze così brevi non sono certo la mia specialità.
Ho corso il primo chilometro a 3'10", il secondo a 3'23", il terzo a 3'26; il passo del quarto invece ha risentito dei primi tratti in salita ed è stato di 4'05". I mille metri del quinto chilometro sono riuscito a farli in 3'58", quelli del sesto a 3'41. Gli ultimi duemila metri li ho fatti in 4'08" e 4'23" per l'arrivo in salita. Mi sono aiutato con un mio compagno di squadra che mi ha preceduto di pochi secondi. Ho spinto molto e ho sofferto parecchio su un percorso tutt'altro che facile in cui si alternavano salite e discese, ma sono contento per la tenuta psicofisica che ho dimostrato.
Mi attendono distanze decisamente più importanti e fatiche non meno intense, però mi sento bene e voglio fare il possibile per dare il meglio di me. Poiché ho ricominciato a mangiare carne posso anche godermi da solo la coscia di suino che ho vinto con il secondo posto di categoria. L'atletica è una madre severa ma giusta e intendo trarne ancora tutte quelle sensazioni che non riesco a trovare altrove.

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