Pubblicato sabato 18 Novembre 2023 alle 22:35 da Francesco
Iersera mi sono recato alle porte di Roma per vedere Frank Gambale al Crossorads Club, lo stesso locale in cui tredici anni fa lo ascoltai per la prima volta dal vivo: è stato uno dei migliori concerti a cui abbia mai assistito. Oltre al buon Frank ho avuto modo di apprezzare anche Dominique Di Piazza al basso, ma tutto il quartetto è stato stellare!
Due virtuosi in una settimana (Malmsteen lo scorso venerdì): quando mi ricapiterà? Questa volta al buon Frank ho fatto firmare un suo album in CD, Coming to your senses che acquistai quasi vent’anni or sono: fu il mio battesimo di fuoco nel mondo della fusion!
Pubblicato sabato 20 Novembre 2010 alle 19:34 da Francesco
Giovedì, a dieci anni di distanza dal mio primo ascolto di “Coming To Your Senses”, sono riuscito a vedere Frank Gambale dal vivo al Crossoroads Club di Roma. Per la data capitolina il basso è stato affidato a Stu Hamm e non avrei davvero potuto chiedere di più! Gambale ha eseguito vari pezzi dal primo album che ho citato e alcune tracce del GHS, ovvero il progetto che porta l’iniziale di Gambale, Hamm e Smith; al posto di quest’ultimo durante il concerto ha suonato Joel Taylor alla batteria. Al momento, sulla Terra, non so chi possa offrire di meglio nell’ambito del jazz fusion.
Ad un tratto dagli amplificatori è uscita la voce soave di uno speaker di Radio Vaticana (o un’emittente del genere), ma questa interferenza ha dato vita a dei siparietti ironici di cui per altro Gambale si è reso protagonista per tutta la serata: battute e virtuosismi. Se riuscissi a rivederlo con il gruppo di Chick Corea poi la mia anima inesistente potrebbe riposare in pace. Finalmente posso dire d’aver visto dal vivo i miei tre chitarristi preferiti: Frank Gambale, Allan Holdsworth e John McLaughlin.
Pubblicato domenica 6 Gennaio 2008 alle 21:18 da Francesco
Mi piace scavare nella musica per cercare ogni sonorità che possa aiutarmi a vivere meglio. Se fossi legato solo a un paio di generi musicali probabilmente la mia vita sarebbe piatta, ma grazie a Ronnie James Dio riesco ad abbracciare stili completamente diversi che talvolta sembrano addirittura antitetici. Ho già scritto altre volte che su queste pagine mi limito ad annotare occasionalmente i miei interessi musicali dato che per dissertare compiutamente sull’argomento dovrei aprire un altro blog. Ultimamente ho fatto delle scoperte piacevoli nella scena musicale della Svezia e ho deliziato il mio udito con gli Astral Doors, un gruppo heavy metal che è nato sei anni fa, e con gli Assailant che suonano un thrash metal con influenze melodiche. In campo jazz devo incensare il lavoro di un trio eccezionale, ovvero Frank Gambale, Virgil Donati e Ric Fierabracci che hanno realizzato recentemente un album impeccabile: “Made In Austrialia”. Voglio tessere le lodi di un chitarrista molto eclettico che si chiama Alex Skolnick. Costui si è fatto conoscere prima per la sua militanza nei Testament e poi ha fondato un trio jazz con il quale ha pubblicato tre dischi fantastici. Non voglio inondare queste pagine con titoli, aneddoti e opinioni, perciò mi limito a concludere con il video di “Maze of Torment” dei Morbid Angel. Adoro la band di Trey Azagthoth e credo che quest’ultimo sia il più grande chitarrista death metal di tutti i tempi.
Pubblicato martedì 30 Ottobre 2007 alle 05:07 da Francesco
Frank Gambale è il mio chitarrista preferito e rimango estasiato ogni volta che ascolto uno dei suoi album. Su YouTube ho trovato questo ottimo video di “Beyond The Bridge”, una traccia di “Show Me What You Can Do” in cui Gambale è accompagnato da Steve Smith alla batteria e Stu Hamm al basso. Appunto con piacere la performance live di questo trio incredibile sul quale ho già speso qualche parola in passato e continuo a sperare di assistere a un loro concerto prima o poi. Penso che la classe cristallina di questa formazione sia una delle migliori cose che la musica possa offrire al mio gusto uditivo.
Mi chiamo Francesco, mi trovo nel mio ottavo lustro e vivo dove sono cresciuto, ossia in Maremma.
In questo blog conduco da anni la mia autoanalisi, perciò i contenuti hanno un alto tasso d'introspezione e sono speculari agli sviluppi della mia persona.
Qui sono raccolti appunti intimisti, grotteschi, ironici; archiviati vi sono anche sfoghi, provocazioni, invettive ed esternazioni d'altro genere che oggi io considero quasi imbarazzanti od obsolete, ma di cui serbo traccia poiché nel bene o nel male hanno fatto parte del mio percorso e sono assurte fino alla coscienza.
Qualche passaggio può suscitare simpatia, talora fino all'insorgere dell'identificazione, invece brani d'opposto tenore hanno una portata sufficiente per destare un po' di disgusto, però credo che tanto i primi quanto i secondi siano adatti agli immancabili fraintendimenti o alle (in)volontarie incomprensioni.
Non sempre i significati dei miei scritti emergono dal loro contenuto manifesto, quindi io stesso mi guardo dal prendere alla lettera certe cose che metto nero su bianco o che altrove sarebbero già sbiadite.
Mi sono diplomato con ben sessanta centesimi al liceo linguistico, non ho mai messo piede in un ateneo e non ho mai fatto ingresso tra le grazie di una nubile.
Poiché errare è umano, e io di certo non nascondo né rinnego la mia natura mortale, ho ragione di credere che in tutta questa mole di appunti mi sfuggano refusi ed errori di cui chiedo venia alla mia attenzione e a eventuali (quanto incauti e improbabili) lettori.