8
Feb

Lo stato attuale

Pubblicato giovedì 8 Febbraio 2018 alle 19:46 da Francesco

Converto ogni giornata in autostima così come le stelle fondono l’idrogeno in elio e mi espongo a determinate influenze per eludere le forze contrarie della mediocrità, ma prendo atto di tutto questo in virtù di riscontri concreti e non sulla mendace base di uno stolto convincimento.
Avverto dentro di me una grande forza, ne sono pervaso e già ne posso prevedere gli ulteriori accrescimenti: rasento vette a cui non ero mai assurto prima. 
Forse non faccio altro che raccogliere quanto ho seminato in anni di fruttuosa solitudine e intanto semino gli altrui fantasmi perché essi non riescono a tenere il mio passo, infatti si perdono nella scia altrettanto evanescente delle mie progressioni. Posso rovesciare gli eventi che mi riguardano, ma non tutte le tartarughe che si capovolgono lungo la mia strada: ognuno deve imparare a badare a se stesso. Da solo valgo moltissimo, mi sento una legione e al contempo non m’illudo che la mia condizione solipsistica sia la migliore possibile, tuttavia usufruisco dei suoi vantaggi strategici e sostanziali.
A distanza di tempo riesco a dare un senso compiuto al passato e unendone i frammenti posso ricavarne un utile mosaico. Non ho una sola virgola da cambiare in ciò che il fato ha scritto per me finora e spero che anche il mio DNA non abbia mai bisogno di correzione alcuna né di altri aggiustamenti. Il mio equilibrio si è attestato da quasi un anno su una linea avanzata e tutto procede come avevo previsto. Guardo l’orizzonte solo per intimidirlo e invito gli eventi a farsi avanti, ma d’altro canto essi non possono fare altrimenti. Non ho energie da recuperare e ormai posso soltanto espanderle, perciò non temo eventuali contrazioni delle medesime in un futuro che sia prossimo o remoto. Devo fare tesoro della nuova età dell’oro che ho cercato al mio interno, verso zone insondabili. Gli sforzi da me profusi sono stati ripagati lautamente e ne godo i risultati in un pacifico isolamento, dunque non ho pendenze con il divenire e non ho nulla di cui lamentarmi.

Categorie: Parole |