3
Mar

Opera omnia

Pubblicato giovedì 3 Marzo 2011 alle 21:21 da Francesco

Finalmente sono riuscito a svincolarmi dalla casa editrice che avrebbe dovuto pubblicare il mio secondo libro. Cercherò di distribuire “L’atea verginità, la beata verginità” sia come e-book che in formato cartaceo attraverso un servizio di print on demand. Non mi aspetto grandi risultati né d’altronde vi ambisco, ma voglio che le mie unità di memoria non abbiano più l’esclusiva sul mio materiale. Probabilmente all’inizio di aprile renderò disponibile il testo suddetto, ma intanto ripropongo su queste pagine (alle quali l’avevo sottratto) il mio esordio, seppur con un editing migliore e un’altra copertina: La masturbazione salvifica: diario agiografico di un onanista.
Non sono molto legato al primo libro e già in altri appunti ho sottolineato il carattere obsoleto dello scritto, tuttavia nelle note alla seconda edizione ne ho ribadito i limiti per l’ennesima volta.
Per adesso il file è in formato PDF, però nei prossimi giorni cercherò di creare altre copie con estensioni  specifiche per i lettori di e-book ed eventualmente aggiornerò questo post.

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18
Feb

Questioni editoriali

Pubblicato venerdì 18 Febbraio 2011 alle 19:05 da Francesco

Tra me e la mia casa editrice c’è una questione insoluta legata alla SIAE, un ente che secondo me dovrebbe scomparire assieme ai suoi fautori. Probabilmente questo bracco di ferro finirà con la risoluzione del contratto, senza tarallucci né vino di cui non sentirò certo la mancanza poiché in questo periodo non tocco dolciumi e sono astemio: al massimo potrei usare il vassoio come corpo contundente. Ho ventisei anni e mi sento appagato. Su di me non c’è nessuno che possa fare leva sul narcisismo artistico poiché quest’ultimo io non lo conosco, tuttavia quando sono in forma devo ammettere che pratico l’autocompiacimento davanti allo specchio ed è questo che io voglio riprendermi dopo il soggiorno nipponico. A me non frega una beneamata minchia di pubblicare a tutti i costi il mio secondo libro.
Qualche mese fa ho deciso di confrontarmi con l’editoria italiana poiché ritenevo che fosse un atto dovuto verso la mia scrittura, ma non mi aspettavo nulla pur riconoscendo al mio scritto un certo valore. Non ho bisogno di critici per valutare il mio operato e difatti ho evitato di spedire il mio primo libro in giro per l’Italia poiché non soddisfaceva i miei canoni. Ovviamente mi sarebbe piaciuto avere le spalle coperte da una casa editrice e fruire della possibilità di fare lo scrittore. La vita è fatta anche di rinunce, ma le mie sono poca cosa rispetto a quelle di tanti altri. C’è chi immola la propria felicità per pagarsi un abbonamento vitalizio al senso del dramma e vivere in base alle scelte che altri hanno preso per lui. Come la stragrande maggioranza delle persone io non sono completamente libero, però lo sono in larga misura dalle catene che potrei impormi e questo è un privilegio tale che per taluni risulta addirittura inconcepibile. Probabilmente non sarò mai nessuno e nessuno mai mi farà la cortesia d’aprirmi il suo cuore, però cazzo, quanto mi diverto in questa vita. Intanto che i miei simili si struggono, inseguono successo o potere, io mi diletto ad ascoltare Nuvole Senza Messico di Giorgio Canali e Rossofuoco.

È la vita che va è la vita che va,
è una piccola morte che viene
esercizi di stile che scorrono nelle vene

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