15
Ott

Vomitory a Roma

Pubblicato domenica 15 Ottobre 2023 alle 21:23 da Francesco

Venerdì tredici ottobre mi sono recato in una squallida periferia capitolina per assistere a un concerto dei Vomitory, leggendaria band death metal: già dieci anni fa avevo avuto modo di apprezzare dal vivo questo gruppo svedese nel tour d’addio alle scene, proposito poi smentito con tanto di nuovo album. È stato un bel concerto sebbene i polacchi Vader fossero la band di punta: anch’essi hanno suonato egregiamente.
Nel corso della serata non sono stati uditi colpo di Kalashnikov né giubbetti esplosivi con biglie di ferro in comodato d’uso, ma ormai tutto mi fa pensare che nuovi attentati siano imminenti

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15
Ott

Dark Tranquillity a Roma

Pubblicato venerdì 15 Ottobre 2010 alle 00:04 da Francesco

Martedì mi sono recato nella capitale per assistere ad un concerto dei Dark Tranquillity. Il live è stato aperto dai Lunar Sea, un gruppo italiano che io non sono proprio riuscito ad apprezzare malgrado le indubbie qualità. Gli Insomnium sono stati i secondi a suonare e la band finlandese mi è piaciuta molto sotto ogni aspetto, ma d’altronde sapevo già cosa aspettarmi poiché l’ultimo album del gruppo, “Across The Dark”, è stato soggetto a più di un repeat da parte mia. L’unica nota dolente è stata l’acustica dell’Alpheus, appena sufficiente, almeno per me.
I Dark Tranquillity hanno eseguito parecchi pezzi, alternando le tracce dell’ultimo disco alle loro creazioni più note. La voce di Stanne dal vivo è impressionante e mi ha colpito il modo in cui egli cerchi sempre un contatto con il pubblico, tanto che verso la fine del live ha avuto anche le palle di gettarsi tra gli avventori per compiere un po’ di sano stage diving. Erano quasi dieci anni che non ascoltavo nulla dei Dark Tranquillity e questo live mi ha permesso di riavvicinarmi al gruppo svedese, tanto da invogliarmi a rivedere una loro esibizione. Come al solito, durante questo genere di eventi, ho incontrato personaggi piuttosto folcloristici con i quali mi sono intrattenuto a discorrere un po’.

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23
Lug

For those who fight alone vol. 2

Pubblicato venerdì 23 Luglio 2010 alle 10:51 da Francesco

La seconda compilation dedicata all’allenamento pesistico l’ho realizzata all’insegna del death metal (con un pizzico di black metal) e ho scelto pezzi più o meno leggendari per creare un mix efficace ai fini del workout. Ovviamente questa raccolta non si presta a quelle orecchie che siano abituate alle canzoncine ribelli e falsamente impegnate, tanto care alla radiofonia italiana e alla mafia discografica. Dunque, il pezzo più alto di questa compilation per me è “Bite the Pain” dei Death in cui il songwriting e la voce dello scomparso Schuldiner riescono ancora a provocarmi un certo formicolio dietro la schiena (in realtà tutto “The Sound of Perseverance” mi fa questo effetto). Un altro pezzo celebre è quello degli At The Gates e, mutatis mutandis, anche “Absence of War” degli Impaled Nazarene è un cult.  Ho chiuso la raccolta con la cover di “The Final Countdown” degli Europe a opera dei Norther che in veste death metal riesce nell’arduo e duplice compito di non imbarazzarmi e di galvanizzarmi. Qualche parola in più però la devo spendere sugli Arch Enemy e in particolare sulla voce femminile del gruppo.
Penso che a molti capiti di identificare per gioco e con un po’ di spensierata leggerezza il partner dei propri sogni in un personaggio più o meno noto e per quanto mi riguarda è Angela Gossow la mia donna ideale. Costei, bionda, giunonica e teutonica valchiria, ha una tecnica vocale che molti dei suoi colleghi maschi si sognano e il suo growl si sposa perfettamente con i virtuosismi dei fratelli Amott, inoltre dalle interviste traspare una persona ironica e con una voce naturale che adoro oltremodo.  Lei nel ritornello di “Nemesis” mi manda in estasi; cazzo, una cosa assurda, esaltazione massima.  Altre cantanti hanno provato a seguire le sue orme, ma per adesso non c’è nessuna che mi entusiasmi altrettanto. Quando ascolto gli Arch Enemy e penso alla figura che sprigiona la potenza di quelle grandiose linee vocali, io riesco a caricarmi. Un po’ di tempo fa, altrove, scrissi ironicamente: “Se dev’essere, allora sia almeno una come la Gossow, sennò non ne vale la pena”. Questa per me è la tanto amata kalokagathia. Comunque negli Arch Enemy adoro tutto: dalla parte ritmica agli assoli. Una band stellare per i miei gusti.

  1. Arch Enemy – The Day You Died
  2. Arch Enemy – Nemesis
  3. At The Gates – Blinded By Fear
  4. Death – Bite the Pain
  5. Eluveitie – Inis Mona
  6. Immortal – In My Kingdom Cold
  7. Impaled Nazarene – Absence of War
  8. Into Eternity – Severe Emotional Distress
  9. Into Eternity – Suspension of Disbelief
  10. Into Eternity – Out
  11. Nightrage – Reconcile
  12. Nightrage – Spiral
  13. Nightrage – Spiritual Impulse
  14. Norther – Final Countdown (Europe cover)
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1
Nov

Marduk a Roma

Pubblicato domenica 1 Novembre 2009 alle 20:47 da Francesco

Il ventitré ottobre sono andato a Roma per assistere al concerto dei Marduk e dei Vader. Prima delle leggende svedesi e polacche hanno suonato due gruppi validi che malgrado la loro bravura non sono riusciti a impressionarmi. Il pubblico era scarso, l’acustica vomitevole, il fonico incapace e il locale angusto, ma il live è stato potente e violento, inoltre a una bancarella ho rimediato una copia originale di “Macedonian Darkness” dei Baltak per soli dieci euro! I Vader non hanno suonato molto, però hanno fornito una prestazione intensa. Io ero più interessato ai Marduk benché riconosca l’importanza storica dei Vader. La formazione svedese ovviamente non era quella originale, ma devo ammettere che Mortuus in qualche modo è riuscito a sostituire degnamente Legion dal punto di vista musicale e sotto l’aspetto della presenza scenica. L’esibizione dei Marduk si è protratta a lungo e il concerto è terminato attorno alle due di notte. Per me il punto più alto della serata è stato l’esecuzione di “Baptism By Fire” dall’album “Panzer Division Marduk”; esaltante e devastante. Il pubblico è stato partecipe e ha accennato qualche moshpit nonostante fosse poco nutrito. A mio avviso la scarsa affluenza ha arricchito l’atmosfera di nicchia dell’evento e per questo motivo l’ho apprezzata. Ho assistito a un pezzo di storia del black metal e del death metal, ma qualche giorno prima ho perso la data capitolina dei Cannibal Corpse e Dying Fetus. Spero di assistere a qualche altro live prima della fine dell’anno anche se per adesso, all’orizzonte dei concerti italiani che sono previsti per i prossimi due mesi, non scorgo gruppi di cui mi interessi un’esibizione dal vivo. Dato che i Marduk non hanno mai realizzato video interessanti, appunto ai piedi di questo righe il nuovo video dei loro connazionali: i Dark Funeral.

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