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Giu

Lepidezze

Pubblicato lunedì 27 Giugno 2011 alle 07:37 da Francesco

Uomini empi vogliono cementificare i polmoni verdi per trasformare vuoti verdeggianti in ambite plusvalenze, ma spero che su di loro s’abbatta una scure o quantomeno un rovescio di proiettili. Auspico sempre un ritorno al dialogo tra la politica e il tritolo. I governanti sono soltanto le troie di sistemi più grandi di loro. Perdura un clima di violenza pressoché ad ogni latitudine: sei mesi di buio e altri sei d’oscurità, come se i poli fossero solamente negativi. Le ingiustizie esistono di tutte le misure ed è sufficiente decidere quale si confaccia di più alle proprie esigenze. Io non mi lascio imbruttire dalle aberrazioni della mia civiltà e di questa comprendo le dinamiche in quanto non la  sopravvaluto come invece fanno certuni, appassionati di utopie e bipolarismo.
Cerco di migliorarmi per non meritare le colpe della mia specie. Se io avessi a portata di carezze un cranio, a più riprese ne urterei il cuoio capelluto con le labbra. Non sono mai riuscito a capire per quale ragione nella mia fantasia affettiva ricorra spesso il capo; forse perché proprio al suo interno s’ingenerano tali rappresentazioni: qualora questa fosse la verità, l’autoreferenzialità del pensiero costituirebbe un narcisismo indipendente. Elucubrazioni arzigogolate, stagionali e soprattutto trascurabili alle quali credo che sia preferibile una sega in piena regola: a modo, eh.
D’importanza estrema è invece ch’io riporti su queste pagine la divinazione rinvenuta dentro un biscotto della fortuna. Il dolce dalle misure ridotte mi è stato regalato dalla signorina presso cui mi rifornisco di cibo etnico. Il biglietto recita quanta segue: “Your wisdom will find a way”.

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