5
Giu

Ventisette

Pubblicato domenica 5 Giugno 2011 alle 20:45 da Francesco

Tra qualche ora sarà il mio compleanno e lo festeggerò con me stesso. Sono ancora giovane e non sento il peso dell’età che avanza. Fisicamente non sono mai stato meglio e moralmente mi sto riportando ai massimi livelli. Certo, potrei arricchire la mia vita, specialmente sotto l’aspetto emotivo, ma forse non è ancora giunto il mio momento e se non dovesse mai arrivare allora mi vedrò costretto a segnarlo come assente ingiustificato! Prima o poi la mia progressione subirà una battuta d’arresto e un giorno, per forza di cose, anche per me comincerà una parabola discendente (anche se non so quanto sia corretto intenderla come tale), ma per ora mi godo il mio stato corrente e mi impegno per preservarlo il più a lungo possibile. Non potrei chiedere dei propositi migliori nel ventisettesimo anniversario della mia (ri)comparsa su questo pianeta.
Per l’occasione ho registrato l’ennesimo video sul mio palleggio. Come ho già scritto altrove per me palleggiare è un po’ come praticare yoga o tai chi, ma non ho mai avuto modo d’imparare le discipline orientali e quand’ero uno sbarbatello alla Domenica Sportiva vedevo Gianfranco Zola, Rui Costa, Boksic, Vialli, mica i maestri indiani. Tra l’altro il mio filmato a piè di pagina è anche un esempio di memoria procedurale, tanto per ricollegarmi alla lettura di neuroscienza alla quale mi dedico quando non scrivo. A proposito di libri, la mia terza (e sospetto ultima) fatica conta circa sessantacinque pagine, perciò intendo completarla prima che l’autunno imponga ai miei simili di tirare fuori gli abiti invernali. Comunque, sono felice che il mio palleggio sia migliorato. Adesso  riesco a fare anche tre atw (around the world NdR) di fila mentre mesi or sono riuscivo appena ad eseguirne uno e compierne due di seguito mi pareva improbabile. Nel video indosso la terza maglia del Liverpool di Sotirios Kyrgiakos, coriaceo difensore greco ignoto ai più, del quale forse  neanche i famigliari hanno la maglia, tuttavia io la comprai per portare sulle spalle un po’ di ellenismo e per udire le improbabili pronunce di chi calca i campi di calcio a cinque assieme a me. Cazzo, adesso sì che mi riconosco e ne sono lieto, immensamente lieto. Bentornato Frankie.

Categorie: Parole, Video |

28
Lug

Equilibrio e coordinazione

Pubblicato mercoledì 28 Luglio 2010 alle 11:07 da Francesco

Ho imparato a palleggiare per mimesi. Nel corso dell’ultimo anno la mia tecnica ha mostrato lievi segni di miglioramento. Non ambisco a diventare un freestyler, non sono un giocatore e neanche tifo per una squadra, perciò l’unico legame che ho con il calcio riguarda il controllo della palla. Come ho già scritto in passato, io considero il palleggio calcistico alla stregua di un esercizio yoga e me ne avvalgo per affiancare una controparte fisica al mio equilibrio interiore.
Ogni tanto partecipo a qualche partita di calcio a cinque e spesso mi diverto, ma non sono un granché in campo e d’altronde un gioco di squadra non è proprio nelle mie corde. Il calcio lo seguo senza trasporto e mi fanno ridere tutti quei babbei che hanno bisogno di identificarsi nei colori di una società sportiva per sentirsi parte di qualcosa. Trovo che la violenza negli stadi sia catartica e l’approvo fintantoché non procuri morti né feriti gravi, ma allo stesso tempo la reputo comica poiché spinge le persone a compromettersi per degli atleti che percepiscono compensi faraonici. Anche la passione per il calcio aiuta i più deboli a sopportare la solitudine e difatti non è raro che si mischi con la politica. A me piacciono soltanto i gesti tecnici, le grandi giocate e le dimostrazioni atletiche, tuttavia quando l’Italia perde le partite ne sono contento perché i successi della nazionale di calcio esaltano la mediocrità e di conseguenza, per istinto di conservazione, auguro sempre le peggiori sconfitte agli azzurri. Probabilmente gli spettacoli più belli mi sono stati regalati da Roberto Baggio e Zinédine Zidane. Oggi oltre al solito Franck Ribéry, ammiro Javier Zanetti per la sua abnegazione, Arjen Robben per le sue capacità atletiche e tecniche, Giuseppe Mascara e Keisuke Honda per la fantasia, Mario Balotelli per la potenza ed Emanuel Pogatetz per ricordarmi sempre di comprare più carne rossa dal macellaio.

Categorie: Parole, Video |