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Ancora sulla breccia

Pubblicato martedì 5 Aprile 2011 alle 22:43 da Francesco

In certe parti del mondo le persone muoiono insensatamente, mentre in altre le zone del globo gli individui non riescono a vivere benché le loro funzioni vitali siano attive. Talvolta sembra che tra il pleistocene e il presente quasi non vi siano migliaia e migliaia di anni. Sopraffare, fottere e guadagnare: mi domando se davvero tutto si riduca a questa osservanza della legge di natura. Vorrei iniziare ad amare qualcuno prima di essere troppo vecchio per farlo completamente, però devo anche fare i conti con la realtà che mi circonda e non vedo nulla di promettente attorno a me. Ogni tanto, anche quando mi trovo in ampie radure, mi sento come un animale in gabbia.
Sono forte e sereno, ma vivo come un nomade in un vuoto stanziale. Non sono abituato a stare nei pensieri di qualcun altro, perciò non sono in grado di capire se io interessi ad una persona o meno. Non riesco a captare certi segnali perché affettivamente io sono un completo analfabeta. A intervalli irregolari spunta sempre fuori qualcuno o qualcosa a ricordarmi che la mia esistenza potrebbe anche conoscere la condivisione e l’amore reciproco, però puntualmente, di questo promemoria, resta soltanto una raccomandazione per il futuro.
Prima o poi il tempo chiuderà il mio cuore e forse nell’amarezza di questa evenienza riuscirò a trovare comunque un po’ di sollievo per una certezza di cui comunque farei volentieri a meno. Molte cose possono cambiare dal giorno alla notte e in questo angolino dell’universo talvolta si sono verificati cambiamenti straordinari per intere popolazioni e per singole vite. Non credo ai miracoli e non me ne aspetto uno, inoltre non sono condannato a nulla, o almeno, non ancora.

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