Sono diversi anni che frequento il mondo di Linux e dell’open source, ma ormai sono giunto alla conclusione che il primo non ha un futuro come ambiente desktop. Ho provato l’ultimo parto di Microsoft e credo che con Windows 7 il colosso statunitense si sia riscattato da quella zavorra informatica che ancor oggi è Vista. Nei prossimi mesi abbandonerò definitivamente l’uso di qualsiasi distribuzione Linux come sistema operativo principale e mi limiterò a sperimentarne qualcuna su una partizione secondaria per non perdere completamente i contatti con il pinguino. In questi anni ho utilizzato Mandrake, Red Hat, Debian, Ubuntu e Arch Linux, ma non condivido più il corso che hanno preso certi progetti e dunque opto per qualcosa che si confaccia di più alle mie esigenze. KDE4 per me è un’idea delirante, pesante e scomoda che propone un’innovazione forzata e pare che anche lo sviluppo di GNOME3 stia seguendo questa strada. Amarok nella sua seconda versione ha perso la leggerezza e gli aspetti funzionali della prima incarnazione oltre a un’integrazione tutto sommato indolore in GNOME, perciò lo reputo un obbrobrio e mi rifiuto di utilizzarlo. Rhythmbox, Exaile e Banshee sono alternative valide al media player succitato, ma tutti hanno una carenza peculiare: gestione dei testi, lo streaming radio o l’interfacciamento con i programmi di instant messaging. GRUB2 ha reso più macchinosa la gestione del boot loader. L’editing video in maniera user friendly è ancora un miraggio sebbene OpenShot sia un’applicazione promettente. Firefox, Thundebird e VLC almeno sulla mia configurazione attuale sono più reattive in Windows 7 che in qualsiasi distribuzione Linux a 32 o 64 bit. Insomma, dopo un’analisi attenta e obiettiva ho deciso di tornare in pianta stabile al software proprietario, ma la mia è stata una scelta sofferta dato che mi causerà qualche costo per ammodernare l’hardware. Avrei optato per un Mac se avessi avuto molto denaro da spendere, ma oltre ai prezzi esosi la Apple non offre una grande possibilità di configurazione per i suoi prodotti e un utente è costretto a invalidare la propria garanzia per compiere qualche hack a livello hardware, come nel caso del cambio o di aggiunta di hard disk per Mac mini. Nel 2009 non ho più tanto voglia di essere un geek e preferisco un sistema operativo che assecondi in modo efficiente i miei bisogni invece di adattare le mie esigenze alle sue mancanze. Sono un utente pragmatico e non partecipo alle guerre di religione che anche nell’informatica imperano con somma ridicolaggine. In futuro, per pura curiosità, mi piacerebbe procurarmi un Power PC per farci girare Amiga OS e vedere in chiave contemporanea i fasti di un tempo: ogni cosa a suo tempo.
Ho eliminato la mia vecchia partizione in NTFS perché adoperavo sempre meno Windows XP. Personalmente non ho mai avuto grandi problemi con i sistemi di Microsoft né ho mai condiviso le critiche più diffuse sull’azienda di Redmond e in tutti questi anni sui miei monitor sono comparse soltanto poche BSOD. Ho provato la beta pubblica di Windows Seven, ma dopo qualche settimana l’ho rimossa dal mio hard disk e dal menù di GRUB. Non ho mai sperimentato Windows Vista, ma ho sempre avuto l’impressione che non abbia portato novità sensibili rispetto al suo predecessore o quantomeno qualche innovazione che giustificasse il prezzo di una sua licenza. Arch è il mio punto di riferimento da circa un anno e non riesco a pensare a una distribuzione GNU/Linux più adatta alle mie esigenze, ma devo ammettere che il parco software del mondo a codice aperto mostra ancora certi limiti nell’ambiente desktop. Sono un utente fedele di GNOME poiché amo il minimalismo e l’ordine. KDE4 per me è un abominio nonostante abbia fatto diversi sforzi per digerirlo e mi dispiace che una bella applicazione come Amarok sia stata appesantita e resa meno funzionale nella sua seconda versione. Attualmente uso Rhythmbox come media player e non riesco a trovarne uno migliore (a eccezione della prima versione di Amarok di cui accoglierei a braccia aperte un fork). Ho provato Exaile, ma nelle sue ultime versioni ha problemi con i plugin di vari programmi per l’instant messaging (aMsn, Emesene e Pidgin su tutti) inoltre non sono riuscito a interfacciarlo con Last.fm. Banshee lo trovo di una pesantezza inaudita, macchinoso e con una gestione della libreria multimediale che a mio avviso è demenziale. Xmms mi sembra datato, esteticamente orribile e scomodo. Songbird lo ritengo la brutta copia di quella spaventevole applicazione che corrisponde al nome di iTunes e di conseguenza lo considero un fallimento al quadrato. Sento inoltre la mancanza di un programma decente per il video editing su GNU/Linux. Kdenlive è un progetto che cresce a rilento, inoltre risulta ancora instabile e comunque non è lontanamente paragonabile neanche a programmi per Windows dalle funzioni piuttosto modeste come Videospin. Cinelerra non lo prendo neanche in considerazione poiché lo considero user friendly come i comandi di un F-117. A parte qualche lamentela giustificata, non ho altro da obiettare al mio sistema operativo. Vorrei provare Mac OS X ma i prezzi di Apple sono folli e le configurazioni disponibili per quanto riguarda il Mac Mini mi lasciano perplesso malgrado tutte le possibilità di aggiornare l’hardware per vie traverse. Forse nell’informatica la stabilità è rappresentata dalla cadenza regolare con cui ancor oggi ogni tipo di exploit viene messo a disposizione di chiunque voglia provare l’ebbrezza d’infrangere la legge.