25
Lug

Paternità

Pubblicato lunedì 25 Luglio 2011 alle 05:06 da Francesco
 
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24
Lug

Nothing new six feet under

Pubblicato domenica 24 Luglio 2011 alle 15:00 da Francesco

I don’t care about what happened in Norway. Every day innocent people get murdered without getting press attention. It’s very clear that some lives worth more than others and as usual the rates are set by audiences. Violence is still part of human nature and it doesn’t surprise me at all that people keep getting slaughtered by insane individuals. Unfortunately other bloodbaths will occur soon or later and the same reactions will be broadcasted. Flags and religions are the biggest signs of danger. Maybe one day the human kind will be set free by a real evolution and then its darker side will be in the human culture just as object of historical studies.

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23
Lug

Le Orme, live in Civitella Marittima

Pubblicato sabato 23 Luglio 2011 alle 14:40 da Francesco

Last night I was in Civitella Marittima to attend a progressive rock concert. There were many middle-aged persons among the audience. The event was open by a local group followed by an Emerson, Lake & Palmer tribute band that I enjoyed a lot. The main act was Le Orme, one of the most important bands in the history of Italian progressive rock scene and before midnight they started to play. A couple of years ago I saw Le Orme with a different line-up in the same place and even that time they did a great performance. Events like these feed my spirit and makes me feel stronger than anything. I was happy to be alone among the crowd and I had a good time but many more await me in this life, I’m sure of it.

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21
Lug

Not far from ripples

Pubblicato giovedì 21 Luglio 2011 alle 02:36 da Francesco

Due to my right knee’s injury, I can’t run as I used to do, thus I enjoy long walks on the beach. Every now and then, just before the sunset, my footsteps get sandy and my shoes get wet. Peaceful sceneries cradle my spirit even when the darkness surrounds everything. Noisy waves hail my shape in the moonlight but I’m usually busy talking with myself. On my way I often meet sleepless tourists, cops and empty spaces, anyway in moments like these I enjoy being a loner. Under the pale light of my beautiful room the eyes get tired because of long reading sessions. Many thoughts pass by but none of them endangers me. Music, silence and inner voices make me feel good and the rest doesn’t really matter, at least for now…

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20
Lug

Walking the path

Pubblicato mercoledì 20 Luglio 2011 alle 02:34 da Francesco

Summer winds blow on my face and nothing stands between me and myself. I manage to pass my evenings with unpleasant thoughts. In this period I’m less busy than ever, therefore I have a lot free time in my hands. I never get bored but I sometimes struggle with unfulfilled desires. There is much trouble in my country and inside many heads but nothing really scares me. It’s a matter of time to meet the biological end, thus I hope to be late. All around me there’s nothing special to mention and none to remember, anyway I should never forget how delightful life is. Dry feelings lie in my mind and fortunately there is no trace of hope along the last years of my existence. I don’t rely at all on fate, moreover there’s no way that I write my destiny according to what celestial bodies are supposed to mean. Day by day I try to enjoy every moment at its full but there are times that I’m not able to do it.

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17
Lug

Una rotula per nemica

Pubblicato domenica 17 Luglio 2011 alle 02:37 da Francesco

Il ginocchio destro ha ricominciato a darmi qualche problema, perciò consulterò il mio medico per risolvere definitivamente la questione. Purtroppo la terapia a base di bestemmie non ha dato i risultati sperati. Posso camminare, ma non posso correre per più di due chilometri e nel calcio a cinque non riesco a compiere quei movimenti innaturali di cui è difficile fare a meno nel corso di una partita. Il prossimo inverno non riuscirò a decollare per l’amato Oriente e resterò in patria, a disposizione della pubblicità nostrana. Trovo che quest’estate sia meno idilliaca di quanto mi aspettassi, però l’accetto così com’è e non pretendo che cambi. Non ci sono sempre momenti favorevoli e la loro assenza talvolta ne preludia il ritorno in pompa magna.
Mia madre m’invita a coltivare un presunto talento letterario: io le rammento sempre che la mia dote migliore consiste nel vergarmi il cazzo per contenere le mancanze affettive. Se dovessi mai scrivere un quarto libro, e ciò potrebbe accadere anche a breve, di certo non mi cimenterei più con le dinamiche del romanzo, bensì mi atterrei allo stile saggistico. Non ho grandi idee e dubito di averne mai avute, inoltre ciò che avevo da scrivere per scopi introspettivi l’ho già messo nero su bianco, però non escludo d’intraprendere la via suddetta prima o poi: mai, sarebbe meglio. Parteciperò a qualche concorso letterario del cazzo per fornire a mia madre la prova di come i miei scritti non possano valicare il carattere autoreferenziale che ne ricopre ogni singola parte. Ho progetti più grandi che prevedono uno zero verde e altri trentasei numeri, divisi in rossi e neri come nel dualismo anacronistico che ancor oggi avvolge svariate menti. Io invece l’unico segno che apprezzo è quello della croce che si fanno i parenti dei politici quando partecipano alle esequie dei loro cari: oh, sarebbe davvero divertente se qualcuno in natura legiferasse sulla morte e vi contemplasse una sorta di legittimo impedimento. Io ad esempio non vorrei mai essere stroncato sulla tazza del cesso, con un bello stronzo a metà tra il culo e la meta finale.

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15
Lug

L’ignoto spazio profondo

Pubblicato venerdì 15 Luglio 2011 alle 23:56 da Francesco

Di rado il cinema riesce a coinvolgermi: prediligo altre forme d’intrattenimento. Da piccolo non mi interessava il filone horror né tanto meno quello fantascientifico, difatti trovavo ambedue assai noiosi e speravo continuamente di beccare serie televisive o film che fossero verosimili. Ritengo che la realtà superi la fantasia nel bene e nel male, perciò preferisco la prima alla seconda.
Qualche giorno fa ho visto un film che mi ha letteralmente rapito. La storia viene narrata da un extraterrestre dalle sembianze umane che spesso si assenta dalle immagini per commentarle con la voce fuori campo. Costui illustra l’ipotetica ricerca dell’umanità per un pianeta da abitare. Riesco ad accettare il lato fantascientifico del film poiché viene poetizzato dai filmati della NASA che il regista ha saputo fondere meravigliosamente con tutto il resto. Le sequenze di cui sopra appartengono ad una missione statunitense del 1989 per il lancio della sonda Galileo, tuttavia ve ne sono anche altre sottomarine che conferiscono uno stile visionario e documentaristico a tutta l’opera: insomma, un ibrido che mi ha davvero stregato. Peccato solo per la breve durata. Prima di morire vorrei vedere la Terra dalla Luna, ma se non fosse possibile mi auguro di poterlo fare dopo aver smesso di vivere. Quanta inquietudine e meraviglia m’ispira l’universo.

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11
Lug

Telegrafiche asserzioni di transizione

Pubblicato lunedì 11 Luglio 2011 alle 21:09 da Francesco

Passeggio nei dintorni del mio comune e ho sempre a disposizione uno sguardo disincantato da ricambiare verso chiunque mi rivolga il proprio, tuttavia i miei occhi non contengono mestizia né sono iniettati di sangue. Calmo, muovo il lento passo e nulla chiedo. Non mi aspetto mai incontri importanti e risolutivi, bensì chilometri d’indifferenza e quiete. Sciabolo il tempo nella disparità e involontariamente le coppie assortite nei modi più disparati mi ricordano il mistero delle collisioni labiali. Colate di musiche sublimi scendono nel mio udito e ammantano d’ulteriori suggestioni la realtà circostante: stringo incantesimi filodiffusi. Certo della puntualità lunisolare, non mi allarmo per gli apparenti ritardi dell’alba e del tramonto. Io ho un cuore grande e deserto come Giove, e chi dovesse mai atterrarci finirebbe per pesare più di quanto sia comune per i canoni terrestri.

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10
Lug

Quaggiù

Pubblicato domenica 10 Luglio 2011 alle 07:01 da Francesco

In questo periodo non riesco ad allenarmi con costanza, infatti una stirpe d’infortuni non vuole accettare l’esilio al quale tuttavia non potrà sottrarsi ancora per molto tempo. Sono lontano da una corretta esecuzione dello yeop chagi, ma non demordo. Nonostante i grattacapi fisici mi sento in forma. Chiunque mi cerchi può trovarmi sull’interminabile via del perfezionamento. Nel tempo di cui dispongo io accudisco una parte di me a cui nessun altro può badare. Sono vigile e non vedo ostacoli insormontabili all’orizzonte, ma non escludo che il futuro possa riservarmene qualcuno. Per quanto mi riguarda la tristezza è un peso mosca mentre il mio cerebro lo ritengo almeno un peso welter, perciò manco posso organizzare un incontro tra la prima e il secondo. Presento d’appropinquarmi ad un traguardo personale, ma quest’ultimo non mi garantirà certo corone d’alloro né onori e d’altronde neanche pretendo siffatti riconoscimenti.

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8
Lug

Dalle intricate trame dell’acido desossiribonucleico

Pubblicato venerdì 8 Luglio 2011 alle 11:17 da Francesco

Recentemente ho letto un capitolo che riguarda le influenze genetiche e ambientali sullo sviluppo mentale. Ho appreso le due funzioni dei geni: quella di matrice e quella di trascrizione. La prima concerne la replicazione dei geni, la seconda invece è volta alla produzione di proteine.
Ogni cellula possiede tutti i geni di un individuo, ma questi originano soltanto una piccola parte del campionario proteico a seconda dei siti in cui operano. L’ambiente influisce sui quei processi fisiologici che regolano la trasformazione del genotipo in fenotipo. Un esempio su questo punto è dato dalla memoria, difatti i ricordi a lungo termine causano dei cambiamenti fisici nelle cellule nervose. Nel libro, per esemplificare il ruolo dell’ambiente nello sviluppo mentale, sono trattate le differenze sessuali. Tra maschio e femmina l’unica differenza genetica è un cromosoma, però in molte culture viene sottolineata con forza. Il modello del corpo umano è femminile e soltanto il fattore di determinazione testicolare fa in modo che in luogo di un’ovaia si generi un testicolo. In ambo i sessi si trovano i recettori per il testosterone, ma quest’ultimo viene secreto in misura maggiore nei maschi. Il testosterone deve prima essere convertito per agire sulle cellule così da determinare i cambiamenti anatomici, perciò necessità di un enzima che corrisponde al nome di 5-alfa-reduttasi. Qualora la quantità dell’enzima citato poc’anzi dovesse subire delle riduzioni, il corpo sarà meno soggetto alla mascolinizzazione. Nel libro non viene descritto, però immagino che in questi processi si giochino anche i caratteri dell’ermafroditismo, difatti come esempio è riportato un test di controllo che introdusse il Comitato Olimpico Internazionale per assicurarsi che atleti maschi non gareggiassero con le atlete: la mia mente è andata al caso delle Olimpiadi di Berlino che vide protagonista Caster Semenya.
Il testosterone ha un ruolo anche nelle differenze sessuali del cervello, tuttavia anche in questa circostanza deve prima subire una conversione e per diventare estrogeno (un ormone ovarico che tuttavia si occupa anche della mascolinizzazione del cervello) ha bisogno di un enzima che si chiama aromatasi. Anche la quantità di questo a causa d’influenze ambientali può ridursi e lasciare un cervello femminile in un corpo maschile. Pare che non siano lecite le semplificazioni per stabilire l’orientamento sessuale, però, ad esempio, lo stress prenatale può determinare un eccesso di testosterone e impedire ai feti maschi di mascolinizzarsi. Esperimenti di laboratorio sui ratti hanno in parte confermato il ruolo dello stress in questo senso. Un altro esempio, sugli esseri umani, è quello legato all’incidenza dell’omosessualità in Germania. Prendendo in esame il periodo prima della Seconda Guerra Mondiale, quello coevo e immediatamente successivo, e infine un periodo distante dal dopoguerra, emerse che in proporzione il numero maggiore di omosessuali fu quello a cavallo della Seconda Guerra Mondiale, a riprova del ruolo dello stress materno nell’orientamento sessuale. L’argomento non si riduce a questo ed è più ampio, però a mio avviso quanto ho riportato fino a qui offre un taglio interessante.

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