21
Feb

A piede libero

Pubblicato giovedì 21 Febbraio 2008 alle 18:15 da Francesco

Ieri mattina sono andato a correre lungo un percorso pianeggiante che fino a qualche mese fa affrontavo esclusivamente in bicicletta. Durante il mio tragitto ho compiuto una deviazione e ho raggiunto un tratto di spiaggia per contemplare la bellezza pluridecorata del mare invernale, ma sono rimasto soltanto qualche minuto di fronte a quella vastità liquida e prima di andarmene ho visto due persone: un uomo anziano che correva blandamente nei presi della battigia e un suo simile altrettanto senescente che camminava nella direzione opposta. Ho indugiato un po’ su una duna litoranea e ho assunto una posa napoleonica mentre il vento derideva la mia esaltazione ingiuistificata a forza di folate. Come sempre ho accompagnato la mia attività fisica con della musica adeguata: durante la corsa ho ascoltato un paio di album power metal e puntualmente ho approfittato dei loro impulsi sostenuti per attenuare la percezione della fatica. Tra una falcata e l’altra ho iniziato a pensare cose surreali che non sono riuscito a ricordare: probabilmente la doccia ha lavato anche la parte più recente della mia memoria.

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17
Feb

Equilibrio abituale

Pubblicato domenica 17 Febbraio 2008 alle 05:31 da Francesco

Le elezioni si avvicinano in diverse zone del mondo, le stragi nelle università statunitensi si ripetono, le ingerenze clericali si insinuano nella vita laica e le morti bianche aumentano giorno dopo giorno. Le promesse si intrecciano ambiguamente con la realtà, le nascite seguono le morti e viceversa, le droghe scuotono i corpi degli schiavi indipendentemente dal loro reddito e recludono le menti in una spirale analgesica. Qualcuno consegue una laurea e qualcun altro finge di fare altrettanto per guadagnare un po’ di tempo da spendere nell’apatia della sua rovina. Il presente galoppa a un ritmo incommensurabile e chi lo cavalca ne conosce la leggerezza, ma credo che alcune persone preferiscano sprofondare con le zavorre del passato per imprecare contro qualcuno o qualcosa. Io continuo a percorrere un sentiero che non conduce né a un paradiso celeste né all’appagamento passeggero dei sensi. Gestisco la solitudine con maestria e ne apprezzo gli insegnamenti taciti. Non ignoro i miei simili come sostengono taluni e spesso ascolto le opinioni altrui, ma preferisco trascorrere il mio tempo da solo invece di spenderlo per ricavare un ruolo apparente nella società. Adoro la vita e stimo alcune menti. La mia esistenza è piacevole, ma capisco che possa suscitare qualche perplessità a chi la osserva da un’altra angolazione: non pretendo che tutti gli occhi vedano la stesse cose anche nel caso in cui siano puntati sullo stesso punto. L’alba risiede ad alcune ore di distanza dal momento in cui sto scrivendo e attendo di raggiungerla per correre al suo cospetto lungo le strade del mio comune.

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14
Feb

Cupido diabetico

Pubblicato giovedì 14 Febbraio 2008 alle 02:16 da Francesco

Non ho mai sborsato una lira per il giorno di San Valentino. La mia verginità mi ha esentato da molte spese e devo ammettere ironicamente che è sempre stato un bel vantaggio sotto il profilo economico. Esattamente un anno fa mi trovavo per le strade di Tokyo e mi ricordo che andai ad Akihabara per regalare a me stesso una scatola di cioccolatini. Se nella mia vita avessi avuto una ragazza non avrei mai avuto il coraggio kitsch di regalarle dei fiori o dei dolciumi, ma le avrei donato qualcos’altro e probabilmente le avrei comprato anche un vibratore sul quale sarebbe apparso un biglietto: “Per quando la tua beltà rifulgerà così tanto da impedirmi finanche l’erezione e per quelle notti in cui la medesima resterà un utopia”. Mi piacciono le persone che si amano e, al di là dell’orientamento sessuale e di qualsiasi altra etichetta, auguro a ogni copia, a ogni triade consenziente e a ogni harem libero che i loro rapporti trabocchino di momenti estatici per molto tempo. Per quanto mi riguarda continuo a vivere serenamente tanto la mia verginità sessuale quanto quella emotiva, ma sarei un ipocrita se negassi la mia voglia d’amare e una menzogna di questo genere potrebbe servirmi solo per ottenere un tipo di protezione che non voglio. Sono ancora giovane, ma nel corso di questi anni ho imparato a trovare un mio equilibrio e non ho paura del passaggio del tempo. Il giorno di San Valentino è soltanto un evento consumistico, ma è anche un giorno come un altro e come i suoi simili può essere sfruttato per esternare i propri sentimenti senza banalità né forzature.

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10
Feb

Dilettanza

Pubblicato domenica 10 Febbraio 2008 alle 17:26 da Francesco

Mi sembra che la tepidezza di questa domenica sia l’acconto di una primavera prematura. La finestra della mia stanza è aperta e all’esterno vige un silenzio crepuscolare. Adoro la percezione del cambiamento stagionale che collega l’inverno alla primavera e vorrei che questo mutamento climatico durasse di più. Sono passati otto anni dall’inizio del secondo millennio e sono trascorse più di due decadi dal giorno del mio concepimento. La mia nascita mi appare remota, ma in realtà ho ancora molti anni da vivere a meno che la mia salute non venga minata improvvisamente da un male incurabile o da un incidente. Vivo un periodo aureo nel mio individualismo, ma allo stesso tempo non dimentico la mia incompletezza emotiva e non le nego la sua importanza fondamentale anche se il mio benessere attuale mi consentirebbe di farlo. Apprezzo e lodo lo splendore della mia esistenza, ma allo stesso tempo mi premuro di non dimenticare quanto si trova al di là dei suoi confini. Le coincidenze mi hanno messo alla prova più di una volta e ho risposto bene alle loro verifiche. Mi sono sottratto all’invito fallace di una relazione afrodisiaca e ho dimostrato a me stesso la saldezza delle mie necessità reali. Ho placato un impulso carnale che mi voleva costringere a scoccare il mio primo bacio e in questo modo ho celebrato la forza della mia volontà. Le mie volizioni non scaturiscono da una dottrina idolatrica, ma appartengono a una lettura della realtà che è scevra di qualsiasi credenza.

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6
Feb

One year later

Pubblicato mercoledì 6 Febbraio 2008 alle 22:41 da Francesco

Esattamente un anno fa mi trovavo a Tokyo, ma in questo momento mi sembra che siano passati vent’anni dal mio soggiorno nipponico e sono contento che la mia percezione del tempo mi dia questa sensazione. La mia vita trascorre placidamente tra i confini del mio comune. Mi sento in forma e le mie giornate sono piacevoli. Ho accantonato la bicicletta e ho ripreso a correre per variare un po’ la mia attività aerobica, ma ho lasciato immutate le mie sessioni con il bilanciere. Non sono riuscito a bandire la lettura dalle mie giornate, ma ho messo da parte “I Fratelli Karamazov” e nonostante la mia inclinazione anticlericale ho quasi terminato di leggere “Le Confessioni” di sant’Agostino. Non ho stretto relazioni sociali, ma in compenso ne ho recisa una tediosa. Sui miei piedi sono comparse alcune vesciche a causa dei miei sforzi, ma non mi provocano dolore grazie alla presenza salvifica di alcuni cerotti. Preferisco correre sulle strade sterrate piuttosto che sull’asfalto e mi sento libero quando mi trovo ai margini di un bosco, ma non mi immergo nella natura per cercare un silenzio mistico e infatti la musica mi segue ovunque io vada. Ogni tanto mi metto alla guida della mia auto e nottetempo inizio a vagare senza una meta precisa per rilassarmi lungo le strade trafficate dal buio. Penso che il tempo saldi la serenità a patto che il suo operato non venga sabotato né dalle autoconvinzioni né dalle consolazioni platoniche. Per adesso non prevedo degli sconvolgimenti epocali per la mia esistenza, ma credo che continuerò a prendermi cura del mio corpo e della mia mente con la solita verve.

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3
Feb

Labyrinth – Lady Lost In Time

Pubblicato domenica 3 Febbraio 2008 alle 18:54 da Francesco

Questo video è una parte del concerto dei Labyrinth al quale ho assistito due giorni fa: l’ho registrato personalmente nonostante mi trovassi troppo vicino al palco per ottenere una buona qualità dell’audio. Le altre otto parti del live si trovano sul mio canale di YouTube. Ho già tessuto le lodi della band capitanata da Roberto Tiranti e ho deciso di appuntare su queste pagine virtuali uno dei momenti più alti dell’intera esibizione, ovvero il momento in cui il gruppo ha suonato “Lady Lost In Time”. L’introduzione vocale di Tiranti è eccelsa, virtuosa, epica e mi esalta ogni volta che l’ascolto.

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2
Feb

Labyrinth a Ciampino

Pubblicato sabato 2 Febbraio 2008 alle 05:09 da Francesco

Qualche ora fa ho guidato per centocinquanta chilometri verso sud e mi sono fermato a Ciampino per assistere a un concerto dei Labyrinth che si è tenuto nello stesso club in cui ho visto Allan Holdsworth, ovvero Stazione Birra. Ho ascoltato “Return To Heaven Denied” in parecchi luoghi (compresi il Giappone e la Corea del Sud) e in circostanze diverse, perciò sono molto legato a questo album leggendario e apprezzo anche i suoi successori. Roberto Tiranti mi ha stupito, infatti ha cantato in maniera eccezionale e i suoi acuti mi hanno estasiato, inoltre si è presentato anche nella veste di bassista ed è riuscito a svolgere bene entrambi i ruoli. Ho filmato tutto il concerto e nei prossimi giorni lo caricherò sul web. I Labyrinth hanno realizzato dei dischi ottimi, ma credo che dal vivo rendano ancora di più. Ho inquadrato spesso gli interventi delle sei corde di Andrea Cantarelli e mi è sembrato che tutta la formazione abbia suonato in modo pulito. Stazione Birra è un ottimo locale, ha un’ottima acustica ed è gestito da persone che amano la buona musica. Tiranti ha inframmezzato i pezzi con qualche battuta e a un certo punto ha annunciato una ballad, ma poi è partita “Lost” (un pezzo la cui introduzione ha un ritmo piuttosto sostenuto) e questo scherzo mi ha dato la prova che anche i musicisti di progressive metal hanno il senso dell’ironia. È stato un live fantastico nel quale i Labyrinth hanno proposto un repertorio variegato e hanno dimostrato per l’ennesima volta il loro grande eclettismo.

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30
Gen

Thaumazein

Pubblicato mercoledì 30 Gennaio 2008 alle 19:18 da Francesco

Mantengo le distanze da ciò che non posso sfiorare e attendo che ogni nota venga suonata a tempo debito. Non mi interessano le nozioni di chi ha i titoli per dispensarle e curo la convulsione dei sensi con la volontà d’evolvere. Vivo quietamente e mi sento appagato, ma non voglio che la mia interiorità si sazi. Sono il risultato dell’alleanza tra la mia indole e le coincidenze. Mi sento fortunato e di tanto in tanto un’euforia leggera mi pervade. Alcuni frammenti della mia vita sembrano tratti dalla descrizione di un’ascesi, ma io non anelo a un’elevazione spirituale e non ho bisogno di credere a qualcosa per vivere. Mi sento completo anche nei periodi in cui le apparenti sciagure del mio stato d’animo mi inducono a formulare pensieri che talvolta esterno con un altro registro linguistico. Non bado eccessivamente alle bizzarrie capricciose della mente e ascolto quest’ultima quando si trova lontano dalle influenze nocive dell’impulsività. Non nego la bellezza di un fiume di bile, ma cerco di seguire il suo corso quando devo irrorare i canali della risolutezza e mi assicuro che non straripi durante la stagione dei monsoni. Tra un’ambage e l’altra mi diletto con le tessere del mio carattere mosaicato. Salto di pala in frasca e cerco di padroneggiare più di un modo con il quale esprimermi con me stesso per non cristallizzarmi in un soliloquio monocorde.

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27
Gen

Un film già visto

Pubblicato domenica 27 Gennaio 2008 alle 10:57 da Francesco

Ogni volta che un governo cade anche i miei coglioni subiscono lo stesso destino. Dai toni sensazionalistici dei telegiornali e della carta stampata sembra quasi che prima d’ora nessuna maggioranza politica sia mai ruzzolata a terra. Non ho intenzione di votare poiché non mi rivedo in nessuna delle linee politiche che ammorbano le due camere. Credo che l’astensione sia nociva per la democrazia, ma dato che la democrazia italiana è un po’ sui generis dubito che un larga percentuale di astenuti possa inficiare ulteriormente la politica nazionale. I vegliardi in doppio petto parlano di cambiamento generazionale e di innovazione, ma quando proferiscono parola su questi temi mi sembrano le caricature di loro stessi. Non ho idea di come stiano i conti italiani e parimenti non so chi abbia operato male e chi abbia governato bene nel corso dei precedenti mandati poiché i dati sull’economia italiana suscitano puntualmente delle controversie che producono confusione, perciò sotto questo aspetto non ho elementi validi sui quali formulare un’opinione politica. Mi pare che il centrodestra e il centrosinistra (per quanto ancora possa valere questa suddivisione) non presentino grandi differenze, inoltre entrambi hanno amministrato la giustizia in una maniera discutibile: chi con un indulto e chi con qualche legge ad personam. Sotto il profilo umano mi diverte molto Silvio Berlusconi, trovo che sia un ottimo showman e tra l’altro ritengo che abbia la proprietà di linguaggio più efficace che si possa riscontrare tra i capi dei partiti. Buona guarigione Italia.

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24
Gen

Emancipazione femminile

Pubblicato giovedì 24 Gennaio 2008 alle 16:34 da Francesco

In un programma televisivo del Regno Unito una ragazza ha confessato alla madre i suoi numerosi rapporti sessuali. Sembra che la giovane abbia avuto cinquanta amanti nell’arco di due anni e mi chiedo com’è possibile che una notizia simile trovi spazio sui giornali dato che non è nulla di eccezionale. Non apprezzo chi ha stigmatizzato il comportamento della ragazza e considero ridicolo il coro di dissenso che si è levato a seguito della sua confessione. In un rapporto sessuale ci sono due persone, ma dubito che le parole di chi si è indignato siano state rivolte ad almeno un partner della diciottenne inglese. La mentalità retrograda di una parte della popolazione non riesce ancora ad accettare l’emancipazione della donna e paradossalmente credo che il gentil sesso sia il primo accusatore di se stesso. Sono ancora vergine e per me il sesso è inscindibile dall’amore, ma non trovo nulla di deplorevole nella condotta lasciva di una ragazza che vuole semplicemente appagare i suoi bisogni sessuali. Il punto di vista è sempre la stesso per taluni: se un uomo colleziona molte donne è considerato un grande playboy, ma se una donna ha rapporti sessuali con parecchi uomini è ritenuta una troia da lapidare. Credo che la parità dei sessi debba trovarsi anche nella sessualità e penso che ognuno debba essere libero di fare ciò che preferisce con i propri organi genitali. Spero che un revival del femminismo si aggiunga alla lotta per reprimere la recrudescenza di ogni forma di moralità bigotta.

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