30
Ott

Frank Gambale – Beyond The Bridge

Pubblicato martedì 30 Ottobre 2007 alle 05:07 da Francesco

Frank Gambale è il mio chitarrista preferito e rimango estasiato ogni volta che ascolto uno dei suoi album. Su YouTube ho trovato questo ottimo video di “Beyond The Bridge”, una traccia di “Show Me What You Can Do” in cui Gambale è accompagnato da Steve Smith alla batteria e Stu Hamm al basso. Appunto con piacere la performance live di questo trio incredibile sul quale ho già speso qualche parola in passato e continuo a sperare di assistere a un loro concerto prima o poi. Penso che la classe cristallina di questa formazione sia una delle migliori cose che la musica possa offrire al mio gusto uditivo.

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30
Set

Patrick Goble – In God’s Eyes

Pubblicato domenica 30 Settembre 2007 alle 08:25 da Francesco

Ho conosciuto Patrick Goble tramite MySpace e sono rimasto incantato dalla sua versatilità. Ho scambiato alcuni pareri con lui e, nonostante non mi piaccia comprare musica online, ho acquistato su iTunes il suo album poiché l’ho trovato eccezionale. Goble è nato nel 1985 e ha imparato a suonare undici strumenti. Lo ritengo un grande talento e sono felice che la mia ricerca musicale mi abbia condotto dinanzi alla sua produzione artistica. “In God’s Eyes” è un estratto del suo album che si chiama “Big Bad World”. Una citazione del pezzo: “Better watch yourself boy, if you don’t you might fall and whatever you do in this life don’t you ever stall”.

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10
Ago

Gary Moore – Empty Rooms

Pubblicato venerdì 10 Agosto 2007 alle 20:05 da Francesco

Quando sono molto abbattuto guardo questo vecchio video di Gary Moore e mi sento un po’ meglio. Penso che nessuno abbia mai espresso tanto chiaramente e semplicemente cosa si prova nelle stanze vuote dove si impara a vivere senza amore. In questo pezzo trasuda una sensibilità maestosa e sincera. È incredibile come nove parole riescano a spiegare una delle sensazioni più lancinanti dell’animo.

“Empty rooms, where we learn to live without love”.

Quanto è vero?

“You hope that she will change her mind
But the days drift on and on
You’ll never know the reason why she’s gone”.

È verissimo.

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5
Lug

Ancient – God Loves The Dead

Pubblicato giovedì 5 Luglio 2007 alle 19:54 da Francesco

Durante l’adolescenza sono stato un fan del black metal, ma con il tempo mi sono un po’ allontanato da questo genere per approdare ad altri lidi musicali. Ho ritrovato un video che non è certo un caposaldo del black metal, ma per me si tratta di un piacevole ricordo. Gli Ancient non sono i Mayhem e penso che “Proxima Centauri” non sia paragonabile nemmeno per scherzo a “De Mysteriis Dom Sathanas”, ma ho un legame profondo con “God Loves The Dead” e non posso fare a meno di celebrarlo per evocare nuovamente una parte molto divertente della mia giovinezza. Adoro quando Aphazel osserva la telecamera e muove le mani al ritmo di “die, die, die, die, die, die”.

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24
Giu

Lost Horizon – Heart of Storm

Pubblicato domenica 24 Giugno 2007 alle 05:30 da Francesco

Appunto su queste pagine virtuali il video di un gruppo che stimo parecchio, ovvero i Lost Horizon. La band in questione al momento ha all’attivo due album che continuo ad ascoltare ossessivamente a distanza di anni: “Awakening The World” e “A Flame To The Ground Beneath”. Daniel Heiman, ormai ex voce dei Lost Horizon, è uno dei miei cantanti preferiti e nella mia classifica personale distacca molti mostri sacri e si posiziona alle spalle del leggendario Midnight dei Crimson Glory. In questo video è possibile tacere e applaudire le incredibili doti canore di Heiman. Nelle varie ramificazioni del metal e in particolare nel power metal non ho mai prestato molta attenzione alle banalità dei testi e probabilmente per questo motivo riesco ancora ad apprezzare gruppi un po’ naif come gli Stratovarius, ma i Lost Horizon non hanno questo difetto che affligge molti dei loro colleghi e oltre all’ottima tecnica e alla potenza possono vantare anche dei testi esaltanti che invitano l’ascoltatore alla fede in se stesso al di là di qualsiasi fatalismo. La magistrale interpretazione di Ethereal Magnanimus (lo pseudonimo usato da Heiman con i Lost Horizon) conferisce alle liriche del gruppo la capacità di risvegliare l’orgoglio individuale senza cadere nelle trappole della prosaicità.

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7
Mag

Intervalli e ottave

Pubblicato lunedì 7 Maggio 2007 alle 09:24 da Francesco

In queste pagine non parlo molto di musica perché per disquisire adeguatamente sui miei gusti musicali dovrei aprire un altro blog. La creazione di queste righe di testo è accompagnata da “Maledetti”, un grande album degli Area di Demetrio Stratos. La masturbazione mi ha salvato la vita e la musica me l’ha fatta apprezzare nei momenti più tetri delle mie prime due decadi. Per ovvi motivi non posso ricordare la mia prima ragazza, ma nella mia memoria posso ritrovare il mio primo disco: “Use Your Illusion I” dei Guns N’ Roses. Da quel disco in poi ho speso buona parte del mio tempo ad ampliare il raggio dei miei gusti musicali e mi sono trovato a transitare in territori con stilemi completamente diversi: tutte le sfumature del metal (tranne le derive gothic), l’hip hop, il grande amore con la fusion sbocciato con l’album “The Great Explorers” di Frank Gambale, alcune sonorità etniche come la discografia di Loreena McKennitt, sonorità celtiche nella fattispecie, e quelle dei meno conosciuti Kheops. Adoro le linee vocali del power metal e penso che Midnight dei Crimson Glory sia uno dei migliori cantanti che abbia mai ascoltato nonostante il suo primo album da solista mi abbia fatto defecare. Il timbro di Timo Kotipelto è uno dei miei favoriti in tutta la musica e credo che non sia stato valorizzato abbastanza con gli Stratovarius. Vado in estasi con Miles Davis e tutta la cerchia di personaggi illustri che hanno ruotato attorno alla sua figura (Chick Corea e John McLaughlin tanto per citarne due di caratura mondiale), ma mi rendo conto che non riesco ancora a comprendere e ad apprezzare al cento per cento la sua produzione musicale (specie il periodo bop) e le stesse considerazioni valgono per quell’altro mostro sacro che corrisponde al nome di Frank Zappa. A proposito di Miles Davis: per me e immagino per qualche altro milione di persone “Kind of Blue” è un album che un anglofono potrebbe definire “masterpiece”. Ogni tanto spendo due parole sulla musica perché attraverso questi brevi scritti ho avuto modo di conoscere delle persone su Internet con le quali ho ampliato le mia cultura musicale attraverso discussioni interessantissime. Ho evitato di citare altri generi e artisti per evitare di trasformare questo breve scritto in una lista asettica. Concludo con il video di un leggendario gruppo che devo ancora conoscere a fondo, ovvero la Mahavishnu Orchestra.

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3
Gen

Medine – L’école De La Vie

Pubblicato mercoledì 3 Gennaio 2007 alle 04:11 da Francesco

Ho già elogiato Medine in occasione del video di 11 Septembre. Ora più che mai ho bisogno di queste sonorità per affrontare le nubi che offuscano i miei giorni. Il flow aggressivo di Medine ha un effetto vigoroso su di me e penso che in questo pezzo dia il miglio di sé.

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1
Dic

Vital Information – Rattletrap

Pubblicato venerdì 1 Dicembre 2006 alle 17:07 da Francesco

Steve Smith è un batterista eccezionale e sono sempre felice di vedere la sua testa pelata all’opera. Conosco da alcuni anni le prodezze dei Vital Information grazie a mio zio e sono felice che il web offra del materiale a riguardo di questa talentuosa congrega di musicisti. Mi chiedo se nel video siano più kitsch gli occhiali di Frank Gambale o la bandana di Bill Evans. Non sono un batterista, ma devo ammettere che solo Nicko McBrian e Mike Terrana riescono a esaltarmi dietro le pelli quanto Steve Smith.

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7
Nov

Keiko Matsui – Foot Steps

Pubblicato martedì 7 Novembre 2006 alle 00:04 da Francesco

Alcuni mesi fa ho conosciuto Keiko Matsui e sono rimasto estasiato dalla sua commistione di influenze musicali che caratterizza il suo sound fusion. Ho ascoltato fino allo sfinimento “Dream Walk”, un suo album del 1996. Questo pezzo, “Foot Steps”, è una delle tante gemme prettamente strumentali che si possono ricavare dalla discografia di questa artista nipponica.

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8
Ott

Johnny Cash – Hurt

Pubblicato domenica 8 Ottobre 2006 alle 05:07 da Francesco

Per salvaguardare l’allegria degli ultimi giorni ho deciso di pubblicare questo video. Le riprese mostrano un Johnny Cash consumato dal diabete e penso che non occorrano parole per descrivere la carrellata di immagini che dura quasi quattro minuti. “Hurt” è un pezzo tanto famoso quanto toccante e in passato l’ho ascoltato per molto tempo. Cash prima di morire è riuscito a farmi apprezzare qualcosa dei Nine Inch Nails, infatti “Hurt” è la cover di un loro pezzo, è riuscito a farmi ascoltare country ed è riuscito a commuovermi.

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