Sono tornato a casa da meno di due giorni, ma sento già il bisogno di rivistare qualche frammento della mia breve permanenza a Helsinki e la musica dei KYPCK mi consente di ripensare più facilmente ai giorni piacevoli che ho speso nella capitale finlandese.
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A sinistra c’è Matti e a destra un suo amico altrettanto serio con cui ho trascorso la prima parte del secondo giorno del Tuska. Ho conosciuto Matti su una panchina e dopo qualche minuto dal nostro incontro si è unito a noi un ubriaco che si lamentava perché aveva passato la notte in galera. Mi sono sembrati due ragazzi in gamba e con una mentalità molto aperta: abbiamo scherzato e discusso di musica per parecchie ore.
Questa bellissima ragazza aveva un costume stupendo e si muoveva in modo grandioso sulle note dei Dimmu Borgir. La sua figura ha richiamato gli obiettivi di molte persone e anche io ho avuto la possibilità di immortalarla. Non le ho chiesto il suo nome, ma tali fattezze credo che siano innominabili.
I Behemoth hanno fatto un grande live e Nergal ha scherzato con il pubblico tra un pezzo e l’altro. Spero di rivedere questa formazione, ma per ora me la continuo a godere su CD. Ad un certo punto sul palco è rimasto solo Inferno che si è lanciato in assoli di batteria devastanti. Insomma, un’esibizione immensa.
Matti mi ha portato in questo piccolo paradiso terrestre. Il negozio è gestito da persone appassionate e offre molti dischi a prezzi accessibili! Ogni volta che varcavo l’ingresso del locale gli occhi dei proprietari si illuminavano. Se fossi ancora a Helsinki probabilmente chiederei le elemosina per acquistare “Last Day In Paradise” del trio di Alex Skolnick che non ho potuto comprare. Un pomeriggio, all’esterno del negozio, ho incontrato tre ragazze italiane che si dirigevano a Turku per vedere un altro festival più incentrato sull’hard rock, ma non mi sono intrattenuto molto con loro e ci ho scambiato solo qualche parola.
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