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Alzheimer

Pubblicato giovedì 20 Settembre 2007 alle 00:22 da Francesco

Ultimamente le iniziative di Beppe Grillo tengono banco sugli organi di informazione e ne sono contento nonostante la politica non mi interessi. Il qualunquismo becero di Grillo forse non è tale, ma io lo apprezzo in questa veste perché sono un qualunquista. A me non interessano le proposte dei cittadini che il comico veicola alla classe politica né le invettive che egli rivolge ai brutti ceffi delle due camere, ma mi diverte il modo in cui tutto ciò avviene. Riconosco a Grillo una grande verve e trovo che si discosti nettamente dalla satira asfittica che popola la televisione. Il mio è un giudizio puramente formale dato che non prendo in esame il contenuto di questa querelle mediatica. L’ironia di Grillo mi piace perché ricorre a figure forti che suscitano uno sdegno ridicolo anche in alcune persone che ritengono di possedere una grande apertura mentale. L’attacco a Prodi ha generato qualche polemica perché il comico ha paragonato il Presidente del Consiglio all’Alzheimer, ma le critiche che si sono levate per l’utilizzo di una malattia in un contesto ironico mi sono sembrate degne dei migliori paraculi di questa nazione. Penso che Grillo abbia usato delle espressioni legittime, ma purtroppo alcuni italiani, nella loro infinità provincialità, non riescono ad accettare un certo tipo di ironia perché danno la priorità ai motivi per cui indignarsi invece di anteporre gli spunti su cui riflettere al torpore del buonismo. Per fortuna l’Italia è un paese pigro, altrimenti taluni invece di criticare Grillo sarebbero costretti a frequentare un corso accelerato per schivare le molotov. Spero che questo spettacolo contini senza annoiarmi.

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