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Mamma mia

Pubblicato venerdì 6 Luglio 2007 alle 04:39 da Francesco

Talvolta qualcuno che ha talento da vendere deve rivolgersi al banco dei pegni per ricavare qualcosa dalle sue doti e spesso è costretto a prendere in omaggio quintali di frustrazioni. Chi ha fantasia e un senso dell’umorismo che rasenta la follia può approfittare del crollo del proprio tetto per dedicarsi all’astronomia. Sono un menefreghista a cui importa poco del menefreghismo e non faccio nulla per nasconderlo. Ogni tanto mia madre mi dice che alla mia età dovrei avere un lavoro, ma puntualmente le rispondo che cedo volentieri il mio ipotetico posto a chi ha veramente bisogno di denaro: sono un altruista. Se tutti i ragazzi viziati rinunciassero al loro impiego (che non di rado è frutto del nepotismo) ci sarebbe meno disoccupazione tra i ceti meno abbienti. Quando mia madre non mi esorta a diventare un’unita della forza lavoro mi suggerisce di trovarmi una ragazza, ma per me i suoi consigli equivalgono all’invito di prendere un bel respiro in una camera piena di Zyklon B. Non sono un mammone italiano e non prendo ordini morali dalla donna che mi ha messo al mondo, ma sono sempre sincero con lei e quando occorre tiro fuori argomenti scomodi che la imbarazzano. Mi fanno ridere i figli che sono succubi delle madri e che non riescono a insultarle quando lo reputano opportuno. Ancor oggi rinfaccio a mia madre lo sbaglio di avermi battezzato senza chiedermi il permesso, ma in realtà si tratta di uno dei tanti espedienti che uso per argomentare su cose di tutt’altro genere e lei lo sa dato che sono io stesso a sottolinearlo.

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