Una mano esile ed esangue desta gli errori dalle culle che si trovano sulla dorsale del tempo e prima di liquefarsi in alto mare lascia ai loro piedi una pistola per correggersi. Un paio di allucinazioni attraversano l’atmosfera sinistra di un parco carico di violette e di mine antiuomo. Ogni errore raccoglie la pistola che è stata lasciata ai suoi piedi e si prepara con calma a spararsi in bocca per procedere alla propria correzione. Una bambina stufa dei rimproveri prende la gomma dal suo astuccio, si fa strada fino alla camera dei genitori e cancella lentamente le loro bocche per evitare che in futuro possano sgridarla di nuovo. Una pittrice nel fiore degli anni immagina su tela come sarebbe stata la sua vita se avesse perso le mani in un incidente stradale. Gli errori danno inizio al loro suicidio di massa e generano onde anomale di costernazione che si infrangono sulla coscienza del mondo. La correzione globale si espande a macchia d’olio sulla Terra e ne modifica irrimediabilmente l’equilibrio morale. Alcuni errori non sono disposti a correggersi e lasciano le pagine dei quaderni e le frasi degli uomini per rifugiarsi nelle riserve popolate dai loro sinonimi: sbagli e colpe. Lo stato maggiore del popolo erroneo non può fare altro che accettare la propria estinzione. Il pianeta perde la sua capacità di sbagliare.