Resto sulla linea di demarcazione tra una fine e l’altra, a stretto contatto con le parti migliori di me stesso. Non sono legato ad alcunché e di conseguenza non ho nodi da sciogliere. L’autunno è alle porte e presto ingiallirà i contorni del proprio ingresso. Non ho conti aperti con nessuno eppure sono una persona vendicativa: beh, tanto meglio che sulla mia lista nera non si trovi nome alcuno. Ogni tanto ho la sensazione di riuscire a defilarmi dal tempo in maniera del tutto involontaria, però non vado pazzo per le infrazioni cronologiche. Non cerco tracce nascoste né tanto meno nascondo le mie. I miei armadi sono semivuoti perché vesto leggero, però lo spazio in più sono disposto ad affittarlo a degli scheletri seri e puntuali nei pagamenti.
Mi sento bene fisicamente. Il ginocchio destro non mi dà più problemi. Sto ancora provando ad assumere la posizione dello yeop chagi, però sbaglio sicuramente qualcosa nell’allenamento e non riesco a capire l’errore: non demordo. Sono di buon umore, navigo in acque tranquille e non scorgo cuori all’orizzonte. Non ho bisogno di remare contro, non sento la necessità di gettare la spugna e manco l’à ncora. Comunque in alto mare non si può certo andare con i piedi di piombo.