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Gen

Sonno assente

Pubblicato sabato 13 Gennaio 2007 alle 14:31 da Francesco

La mia lucidità è sul piede di guerra. Sono sveglio da molte ore, ma non sono attratto dagli inviti suadenti che provengono dalle coperte del mio letto singolo. Elimino le impurità sonnolente del mio viso con sciacquate gelide e mi vernicio il palato con pennelli di gusto che intingo sulle pareti di vasetti di yogurt alla frutta. Muovo le dita e fingo di scrivere nel vuoto alcuni nomi propri di persona. Intravedo la mia prossima dormita, ma è ancora lontana e spero che non mi introduca in un sonno eterno. Qualcuno pensa di conoscermi, ma credo di essere l’unico in possesso di una conoscenza parziale di me stesso. Uso i muscoli facciali per applaudire le persone affabili e mi piacerebbe regalare il poster dei loro cromosomi a ogni individuo che ostenta un orientamento teneramente e artificiosamente belligerante. Credo che la tensione verbale sia un gioco didattico che si impara inconsciamente in età prescolare. Attorno a me sento sibilare le invettive di persone che non conosco e che amano crivellarsi a vicenda con bolle di astio fanciullesco che attraversano i condotti dei loro conflitti interiori. Non mi fido dei mitomani che tentano di travestire le loro personalità da opliti. Grazie a una locandina sporca de “Il Tirreno” ho saputo che vicino a casa mia si è verificato un evento avverso al quieto vivere. Un uomo ha violentato e picchiato la moglie e poi si è dato alla fuga con il figlio. Grazie alla poca chiarezza de “Il Tirreno” non ho capito se l’uomo in questione sia un mio concittadino o un semplice fuggiasco che è transitato per il centro di Orbetello. La notizia ha destato in me una lieve curiosità e un disinteresse quasi istantaneo. Forse nel cranio di quell’uomo la ferocia passionale e l’amore paterno hanno scatenato una reazione chimica inaspettata? Per fortuna le domande dettate dalle circostanze hanno una funzione puramente estetica e non necessitano di risposte immediate.

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