Tre notti fa ho avuto il piacere di guardare questo film atipico. “84 Charlie Mopic” è stato girato come un documentario, ma non lo è. Credo che la vera protagonista di questa storia sia la cinepresa del cameraman che segue un esiguo gruppo di soldati statunitensi impegnati in Vietnam, infatti le riprese dell’intero film sono state effettuate come se il cineoperatore si trovasse veramente in mezzo a delle azioni di guerra. Ho apprezzato molto lo stile utilizzato da Patrick Sheane Duncan (il regista del film) e spero di rimediare qualche altra opera realizzata allo stesso modo. Il ritmo tra una scena e l’altra non cala mai fino alla fine e mette in mostra il perfetto equilibrio tra momenti di azioni crude e riflessioni nichilistiche che si alternano per un’ora e mezza. Ho notato alcune analogie tra “I Guerrieri della Palude Silenziosa” e “84 Charlie Mopic”, ma preferisco decisamente il secondo. Tra i vari personaggi mi ha colpito molto il sergente O’Donigan, OD per i suoi compagni e per gli spettatori. OD è un afroamericano duro, poco propenso a parlare, ma con una forte attitudine al comando, infatti è lui che guida il gruppo formato da Cracker, Pretty Boy, Hammer, Easy, il sottotenente Drewry e ovviamente Mopic. Cito un passaggio del film in lingua originale che mi ha strappato una risata: “Jingle bells, mortar shells, VC in the grass, you can take your Merry Christmas and stick it up your ass”. Una nota: “VC” sta per vietcong. Negli ultimi giorni ho scartato diversi film poliziotteschi e dato che non ne posso più della leggendaria faccia di Maurizio Merli credo che sposterò il mio interesse cinematografico verso i film di guerra.