In questo periodo mi intrattengo con la televisione più del solito. Mi piacciono le trasmissioni trash, ma credo che ce ne siano troppe. Da quest’anno ho incominciato ad apprezzare il format del reality show e ne sono felice. Penso che la televisione italiana faccia bene a importare idee dagli Stati Uniti, poiché non credo che abbia le capacità per creare qualcosa di nuovo. Tra i programmi prettamente trash apprezzo molto “La Pupa e Il Secchione” che ritengo un esempio molto divertente di televisione volutamente stereotipata. Per par condicio mi sposto sul fronte della Rai e non posso fare a meno di osannare la partecipazione di Massimo Ceccherini a “L’isola dei Famosi”. Per compensare la frivolezza dei programmi succitati guardo con interesse “Anno Zero”, “Mi Manda Rai Tre” e “Ballarò” quando la dialettica degli ospiti politici non diventa soporifera e inutilmente prolissa. Mi piace molto la conduzione di Federica Sciarelli a “Chi L’Ha Visto?” e seguo con interesse il processo a Vanna Marchi tramite “Un Giorno in Pretura”. Forse ho sempre preteso troppo dalla TV italiana, ma sto imparando ad accettarla per quello che è: un coacervo di persone spesso impreparate che veicolano idee prese in prestito e che talvolta riescono a strappare una risata. Tengo a sottolineare la beltà di Monica Leofreddi e del suo décolleté. Sto abbandonando una parte del mio stupido snobismo, e non solo nei confronti dei mezzi massmediatici, ma questo non vuol dire che io sia disposto a inglobare qualsiasi cosa. Spero che nei palinsesti televisivi trovi posto qualche nuovo telefilm made in USA. Finalmente posso leggere con interesse gli articoli di Aldo Grasso.