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Riflessioni sabbatiche

Pubblicato domenica 3 Settembre 2006 alle 01:40 da Francesco

Sono distante dalle parole e dagli atteggiamenti che mi circondano. Vivo come un asceta perché non ho ancora trovato un bagliore di ragione in mezzo al delirio collettivo. A volte sento la mancanza di qualcosa che non ho mai provato. Non posso ottenere da solo quello che desidero, perché credo che certi avvenimenti debbano vedere la luce spontaneamente. Spesso sono annoiato dalle parole degli altri e non conosco nessuno con cui comunicare. La mia esistenza può sembrare un macigno enorme e il preludio a un grande stato depressivo, ma per me non è così difficile vivere al di fuori dei tanti microcosmi che popolano la società nella quale vivo. Alle volte sono stanco e un po’ affranto, ma sono momenti che il riposo cancella e la riflessione riscrive. Non ho difficoltà nelle relazioni sociali, ma non ho mai instaurato legami solidi. Non faccio parte di un gruppo di persone, non ho la cosiddetta compagnia e non ne ho mai voluta una. Non ci sono persone a cui sono legato e riesco a malapena a provare un po’ di affetto per mia madre. Il quadro della mia vita può sembrare triste e opaco, ma per me non è così. Riesco a vivere serenamente nonostante la mancanza di una interazione profonda con una ragazza. Sono consapevole dell’esistenza di uno stato di serenità maggiore di quello che mi ha accompagnato negli ultimi anni e la mia interiorità mi ha spiegato che per raggiungere tale stato di grazia ho bisogno di una compagna. Per “compagna” non intendo una ninfomane senza nome, ma un corpo femminile che sia sulla mia stessa lunghezza d’onda. Queste parole possono sembrare un po’ banali e smaccate, ma credo che non saranno mai abbastanza dolci per lenire il gusto acre di certe situazioni. Alle volte osservo le vite altrui e mi sento molto fortunato per non essere nei panni di qualche malcapitato. Cazzo, per me vivere non è difficile, è solo un po’ ripetitivo. Ho i mezzi per raggiungere i piani alti della serenità, ma devo stare attento a non fottermi con l’inerzia o con movimenti sbagliati. Non sono sotto pressione, non mi sento in pericolo e non provo ansia per il futuro nonostante al momento io non abbia in serbo progetti per il tempo a venire.

Categorie: Intimità, Parole |