La scorsa notte ho trovato trenta euro sulle scale del mio palazzo. Ho preso le tre banconote da dieci prima di aprire la porta della mia casa. Ho sempre desiderato trovare del denaro perché adoro l’emozione provocata dalla scoperta accidentale di cartamoneta. Alcune ore dopo questo episodio mi sono addormentato e prima di svegliarmi ho fatto un sogno inerente al mio rinvenimento pecuniario. Ho sognato di trovare molte banconote da cento euro e persino una da cinquecento, ma verso la fine della mia attività onirica ho scoperto che le banconote erano solo degli opuscoli pubblicitari. Se trovassi una ventiquattrore piena di filigrana spargerei denari a destra e a manca. Non ho bisogno di soldi, ma mi piacerebbe averne molti di più per finanziare i bacannali di persone che non conosco. Stasera guarderò “Schegge di Follia” e più tardi mi svuoterò i coglioni. Il caldo ha allentato un po’ la sua morsa e la mia zona pelvica ringrazia le nuove temperature dal profondo della prostata. Per i giorni di agosto prevedo calma e gaudio. In questo momento sto ascoltando “La Prima Risposta” di Dargen. Tra qualche secondo mi alzerò e andrò al bago per cacare buona parte del mio primo pasto quotidiano. Spero di trovare qualche banconota lungo il percorso che inizia dalla mia camera e termina alle falde del mio cesso. In questi giorni di estrema tranquillità le parole sono più inutili del solito, perciò digito le ultime lettere e mi preparo alla marcia verso la mia latrina.