Mi sono alzato alle diciotto e trenta. Ho dormito bene, ma sono ancora un po’ rincoglionito. Questo sabato non ha nulla da offrirmi, ma questa è una consuetudine e non un’eccezione. Sul tavolo della cucina si trovano una lattina di Coca-Cola e un po’ di carne fredda che non riscalderò. Ieri sera una conoscenza femminile di vecchia data mi ha fatto uno squillo sul cellulare e mi ha chiesto di chiamarla. Ho parlato con lei per un po’: mi ha raccontato che si è trovata a un passo dal matrimonio e che poi è andato tutto a puttane. Costei parlava del suo ex mettendo gli accenti sul conto in banca che lui le avrebbe aperto e sull’auto che si apprestavano ad acquistare. Penso che questa ragazza di vent’anni sia una troia nell’anima, una persona poco raccomandabile e incapace di argomentare le sue inezie. Quando sento storie d’interesse spacciate per grandi passioni mi compiaccio di avere ventidue anni e di non sapere cosa sia un bacio. Durante la telefonata questa tipa ha tentato di convincermi che la gelosia e la possessività sono sinonimi di passione, ma questo per me non è affatto vero. Credo che lei volesse adescarmi a seguito del suo fallimento. Ieri sera la mia lingua l’ha fatta incazzare e l’ha costretta ad attaccare; tutto ciò ha provocato in me risate e tripudio. Lo ripeto per l’ennessima volta: per me le parole non hanno peso se non sono seguite dai fatti. Un’appendice degna della peggiore commedia all’italiana: lui ha mentito sulla sua età fino a quando lei non ha visto la sua carta d’identità . Stasera guarderò la partita tra Italia e Stati Uniti insieme alla mia ombra ed entrambi tiferemo per gli yankees. Spero vivamente che la nazionale italiana perda in modo che tutte le attenzioni siano concentrate sulla corruzione sportiva.