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Al netto di tutto e di niente

Pubblicato martedì 14 Giugno 2022 alle 23:45 da Francesco

Nonostante sia dimenticato dalle cronache e da Dio, lo Yemen mostra come i suoi abitanti non abbiano problema alcuno a superare la prova costume grazie all’inedia, perciò il bicchiere potrebbe essere visto mezzo pieno se la scarsità di acqua potabile non fosse un altro tratto distintivo del paese: quest’ultimo può inoltre contare su un’ampia e raffinata collezione di mine antiuomo che ne pavimentano le terre.
Altrove epigone di Medea costringono a una fine prematura i frutti del loro seno, ma anche il parricidio ha i suoi interpreti e le cronache ne dànno conto. Le città pullulano di minacce alogene dove nuovi e vecchi barbari, stranieri e autoctoni, agiscono impunemente. Le spirali di violenza ornano il tempo presente come un monile gravoso e aberrante. Gli spettri della recessione assumono sembianze sempre più convincenti e sul capo di tutto il mondo continua a pendere la spada di Damocle fattasi nucleare. Nella realtà il denaro conta più della vita sebbene il primo stia perdendo sempre più valore, perciò spetta al singolo individuo e alla sua peculiare etica cambiare cotale gerarchia qualora egli lo ritenga opportuno. La caduta di un albero fa sempre più rumore delle foresta che rimane in piedi e le notizie dell’orrore hanno sovente una presa maggiore rispetto alle buone novelle. Non mi faccio trascinare giù dalla pochezza e dalle aberrazioni, ma le soppeso perché se le ignorassi darei loro un’indiretta importanza e finirei per temerne persino la lettura o l’ascolto. Vivo a margine del mondo ma non a prescindere da esso e cerco di ricavarne delle descrizioni che mi consentano di mantenerne la debita distanza con cognizione di causa. Vivo a un’altra velocità e per quanto cervellotico appaia tale modus vivendi nulla cambia a terzi né a me.

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