Dalle mie parti l’invasione dei moscerini ha obnubilato la guerra in Ucraina e le crescenti tensioni a Taiwan, quindi per evitare densi nugoli di insetti non vorrei vedere la luce in fondo al tunnel nemmeno se me la passassi male: per la medesima ragione credo che lo stesso Gesù Cristo rimuoverebbe le batterie dalla propria aureola qualora decidesse di tornare da queste parti.
Dall’agone politico odo personaggi di scarsa caratura che fingono di scornarsi su questioni più grandi di loro mentre tenzonano con le rispettive bassezze per l’insalubre mania del potere.
Sovente la quotidiana e celere lettura delle cronache fa rimbombare un pensiero al mio interno: “Qualcuno tocchi Caino”. Sento un odioso e costante retrogusto di amarezza nell’avvicendarsi instancabile d’ogni ingiustizia, perciò in estate tento sempre di addolcire il sapore della realtà con i ghiaccioli alla menta e con qualche bevanda zuccherata.
Quanto si prospetta non è detto che accada, così come spesso un’ombra si dimostra mendace ambasciatrice di ciò da cui è proiettata, ma le apparenze in una qualche misura contano lo stesso al netto degli inganni di cui sono capaci e frequenti latrici. Personalmente vorrei smettere di credere persino alla verità e appendere il giudizio al chiodo come in un atto di filosofica epochè, ma solo per dedicare le mie attenzioni ad altro: le regole del cricket, le bolle di saliva, la contemplazione dei cantieri aperti assieme a un collegio di baby pensionati e via discorrendo, nel perenne deperire che definisce l’esistenza stessa e di cui i sacchetti biodegradabili costituiscono un monito a portata… di mano.
Parole chiave: moscerini