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Chi si ferma è perduto

Pubblicato mercoledì 9 Febbraio 2022 alle 20:51 da Francesco

Insisto a lavorare su di me per compiere un salto di qualità nelle mie prestazioni atletiche, ma i miglioramenti sensibili non si fanno ancora vedere. La sfida è ardua, ma è alla mia portata e proprio per questa ragione mi stimola oltremodo. Continuo a dare tanto alla corsa perché lei ricambia nella stessa misura, ma più che di tempo si tratta di energie psicofisiche. Dall’inizio dell’anno non mi sono allenato molto, però l’ho fatto con un’intensità superiore rispetto al solito ed è grazie a questa che sono riuscito a compensare la riduzione del volume.
Voglio spingermi ai limiti delle mie possibilità genetiche o comunque punto ad arrivarci vicino, ma già la possibilità di poterci provare mi rende entusiasta. Non mi sono mai sentito in forma come negli ultimi quattro mesi, tuttavia sono certo di avere a disposizione ancora parecchie frecce nella mia faretra. Non so come finirà né di cosa mi proverò capace, ma ripeto ancora a me stesso che devo reputarmi fortunato.
In aprile, qualora la situazione generale dovesse migliorare, vorrei fare la mia quarantunesima maratona per cercare di buttare giù il mio record personale, ma i tempi sono stretti e quindi resta tutto in divenire. Devo arrivare agli inizi di marzo con una forma ottimale, dunque le settimane venture saranno importanti affinché io mi faccia un’idea di cosa potermi aspettare e del margine su cui fare affidamento per i prossimi mesi. Certo, sono un mero dilettante, ma posso divertirmi a prendere un po’ sul serio la corsa perché quello dell’atleta è un ruolo di mio gradimento sebbene io abbia anche la duplice veste di allenatore.

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