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La masticazione del tempo

Non mi sono ancora procurato il vaccino all’ultimo grido e intendo restare fuori moda fino a quando non ne sarà prevista l’obbligatorietà, però sono immune a qualsiasi forma di nostalgia e difatti non ne provo. Cerco di trovare nel presente più stimoli di quanti ne offrano gli spazi che esso offre alle aspettative future e ai rigurgiti del passato. Non avverto il bisogno di travasare il mio tempo in qualcun altro né in un ideale, però amo condividerne un po’ con alcuni gatti di mia conoscenza nella stessa misura della loro disponibilità, al netto dei croccantini e delle deiezioni.
In questo mesto pianeta vi sono grandi possibilità per l’odio, il risentimento, la crudeltà, la cattiveria gratuita, ma a questa pletora di male cerco di opporre l’amor proprio e non mi cimento in guerre né battaglie che risultino al di là della mia portata. Non sono un egoista, bensì un aspirante autarchico. Non ho fiducia nei miei simili e non credo nemmeno alla verità, perciò posso saltare a piè pari quelle menzogne che già da lontano si presentino come tali. Non ricevo su appuntamento per i prossimi eoni, ho troppe galassie da visitare sotto molteplici forme d’esistenza. “Non torno subito”, farò scrivere sulla mia lapide o forse lascerò questo proposito nell’astratto campo delle intenzioni e, più prosaicamente, me ne sbatterò i coglioni.
Per manutenere il presente coltivo interessi e passioni edificanti, tuttavia non affretto la loro opera qualora le circostanze non mi permettano di accelerarne le procedure, difatti se mi crucciassi per l’anticipo della loro realizzazione finirei per tradire lo scopo precipuo del loro perseguimento, ovvero una forma di corrispondenza e un certo grado di adesione al cosiddetto presente. Svincolo dai dettami di un tempo (im)propriamente detto per non affrontare pastoie maggiori di quelle che già predefinisce ogni esistenza in quanto tale.
Ho molti spunti da assecondare e per mio personale gaudio mi sarebbe piaciuto che essi avessero già preso forma, ma in ogni campo gli sviluppi di un iter sanno sottrarsi alla pretese di chi voglia calendarizzarne ogni aspetto. A volte non si può avere tutto e subito, altre non si può mai avere niente, ma tra questi antipodi vi sono scenari ibridi che costellano la volta delle volizioni e conferiscono loro parte del senso ultimo di cui si fanno latrici.

Francesco

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