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La fisica dei perplessi di Jim Al-Khalili

La lettura de “La fisica dei perplessi” di Jim Al-Khalili mi ha fatto capire che i volumi di semplice divulgazione non riescono più ad avvincermi come solevano fare, ma l’approfondimento della meccanica quantistica nei suoi formalismi richiede delle basi matematiche che al momento non possiedo. Purtroppo i testi accessibili tendono inevitabilmente a ripetersi: la storia della fisica classica, i pionieri del primo Novecento, l’esperimento della doppia fenditura, il concetto di funzione d’onda e quello del suo collasso, il principio di esclusione di Pauli, l’interpretazione di Copenaghen, la cantonata di Einstein sulle implicazioni della meccanica quantistica in concorso con Podolski e Rosen, i concetti di non località e decoerenza, gli stati di sovrapposizione, le quattro forze e, ovviamente, l’astrazione più pop di tutta la fisica, ossia quella del gatto di Schrödinger. Tutte cose che ho letto molteplici volte in saggi piuttosto chiari, piacevoli e simili tra loro, ma di cui comincio ad avvertire le inevitabili semplificazioni. Il testo di Al-Khalili è ottimo, ironico e dettagliato per quanto lo può essere un volume del genere, ma per me non contiene nulla che non abbia già incontrato e soppesato in letture analoghe. Ho comunque preso appunti amanuensi in doppia copia benché il senso di déjà-vu sia stato costante: si tratta di una buona abitudine che non voglio abbandonare. Ho ancora un libro divulgativo di George Musser da leggere, ma quando l’avrò completato eviterò scritti con questo tipo di approccio, perlomeno su tali argomenti.
O mi metterò d’impegno a colmare le mie lacune matematiche, per un primo avvicinamento alla fisica classica da cui poi tentare, a tempo debito, di capire matematicamente almeno qualche concetto di meccanica quantistica, o rivolgerò il mio interesse ad altri campi dello scibile umano. La mia capacità di apprendimento ha chiari limiti, ma siccome cerco una conoscenza fine a se stessa non ho ansie da prestazione. In ogni caso sul punto di morte (e forse anche prima, magari a fronte di una patologia neurodegenerativa) dovrò abbandonare tutte le nozioni incamerate. Fico.

Francesco

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