Ieri mattina ho salutato lo scirocco e mi sono accertato che avessi ancora tutte le mie convinzioni malthusiane, poi in buona compagnia mi sono recato alla volta della Tuscia dove ho partecipato a una gara di circa 9600 metri.
Ho chiuso al secondo posto, dietro l’inarrivabile vincitore, in 33’52”, a una media di 3’31” su un percorso piuttosto nervoso.
Nella foto spero che si evinca il mio modesto omaggio a Paul Pogba, precisamente quand’egli, all’inizio della sua conferenza stampa dopo la vittoria della Francia sulla Germania, ha spostato delle bottigliette di birra: lui lo ha fatto perché è musulmano, io perché credo che molti problemi di ordine pubblico siano dovuti al consumo di alcolici. Ovviamente non ho toccato neanche gli insaccati. È tutto haram.
I capelli e il modo di portare la fascia invece sono liberamente ispirati alla magistrale interpretazione di Bolo Yeung in Bloodsport, una pellicola grazie a cui ho imparato la differenza tra il bene e il male.
Invero ho gareggiato anche la scorsa settimana in quel di Orte, una dieci chilometri ostica e con un buon livello che ho chiuso al nono posto in 35’23”, ma dove soprattutto ho avuto modo di rivedere Re Giorgio.
Aggiungo la mia personale testimonianza di quello che è stato un gesto d’altri tempi.
Il quarto classificato avrebbe potuto contendermi il secondo posto e, in tutta onestà , se ci avesse provato secondo me ce l’avrebbe fatta, invece ha preferito compiere un lavoro di squadra per il suo compagno.
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