Categories: Parole

Coprifuoco e familismo

Se la legge fosse davvero uguale per tutti forse non ci sarebbe bisogno di scriverlo o di dirlo. Centinaia di morti al giorno non suscitano più scalpore da parecchio tempo, ma ipotizzo che una simile assuefazione ai decessi dipenda dalla costanza degli stessi. Può darsi che talora negli individui e nelle masse, dopo un’inattesa e inconsueta sequela di tragici eventi, scatti un meccanismo di difesa per il quale i numeri mantengono la loro fredda natura, a prescindere dalla misurazione nella quale sono impiegati; migrazioni, cadaveri, mattoncini per le costruzioni: la differenza è poca o persino nulla.
L’unico problema che riconosco al coprifuoco consiste nelle sue implicazioni economiche, ma al di là di questo aspetto pragmatico non lo reputo affatto liberticida.
Non importa quanto cresciuti siano i figli, giacché certi genitori restano sempre persone piccole e difendono la propria prole a detrimento di quella altrui. Il cosiddetto familismo amorale è un fenomeno tangibile nei molteplici gradi della scala sociale e la sua validità è suffragata in sommo grado e corroborata da costanti episodi che albergano tanto negli archivi delle cronache quanto nell’attualità più immediata.
A mio modesto avviso l’indagine antropologica di Banfield e la sua tesi di fondo non presentano nulla di sorprendente, difatti dànno conto di formazioni archetipiche che si rinnovano in ogni generazione a discapito di quelle successive, nell’eterno ritorno degli stessi stronzi. Chi voglia cimentarsi in esercizi arditi può cominciare a ripensare la famiglia tout court, sia come istituzione che come impasse, ossia un’arma a doppio taglio di cui è consentita la libera fondazione.
Mi chiedo come le persone più ingenue possano orientarsi in una legge che ne contiene un’altra, tacita e nociva per quella in relazione alla quale dovrebbe risultare subalterna, ma la gerarchia non è rispettata e quindi, a fronte di queste scatole cinesi, mi pare che il governo di Pechino non sfiguri poi tanto vicino alle democrazie più incompiute.

Francesco

Recent Posts

Affluenti di coscienza

Assimilatomi al tempo corrente, ne guardo assorto gli istanti che riesco a catturarne. Implicite nel…

4 giorni ago

Peppermint Candy di Lee Chang-dong

Per i miei gusti la perfezione può raggiungere una sua compiutezza anche nella settima arte…

2 settimane ago

Il segno del comando

Oggi ho corso venti chilometri in poco meno di un'ora e venti minuti: fuori non…

3 settimane ago

Narcisismo di vita, narcisismo di morte di André Green

Ultima lettura dell'anno, invero conclusasi settimane or sono con somma soddisfazione. Di norma non accetto…

3 settimane ago

A me sono rivolto

Non ho novità di rilievo in questo mio incedere verso l'attimo che segue. Un'anziana signora…

1 mese ago

Io sono io

Il clima mite di questo dicembre inoltrato mi ricorda il periodo natalizio che ebbi a…

1 mese ago