Categories: ImmaginiParole

Spazi e distanze

L’altra sera ho passato in rassegna le foto dei miei viaggi e ne ho trovata una che ho deciso di mettere in calce a queste righe. L’immagine risale a circa tredici mesi fa, quando sono mi sono recato in Giappone per correre la maratona di Tokyo. Appena l’ho rivista mi è venuto subito in mente il tema del distanziamento sociale, il quale ha preso piede con la quarantena e sempre nella medesima ha iniziato a sfuggire di mano: forse il Leviatano ha un problema ai motoneuroni.
Mi piacciono gli spazi aperti, le superfici estese e vuote, il risalto di cui può godere l’orizzonte e la sensazione della distanza: sono elementi suggestivi che si prestano a meravigliose contemplazioni. Ho visto molti giardini zen nelle mie camminate solitarie in Estremo Oriente e mi piacerebbe frequentarne uno assiduamente o addirittura possederlo se un domani decidessi di trasferirmi per sempre in Asia.

Francesco

Recent Posts

Gioco e realtà di Donald Winnicott

Che bello non avere figli: si tratta di un grande sollievo esistenzialistico e di un…

6 giorni ago

Buon appetito

Le parole non pesano molto, ma io rinuncio a lanciarle dove non possono arrivare e…

3 settimane ago

La fenomenologia dello spirito

La fenomenologia dello spirito è un'avventura gnoseologica e un allenamento per la capacità d'astrazione, ma…

1 mese ago

Praemediatio malorum

Non riesco a detestare il caldo perché lo associo al deserto di cui mi sento…

1 mese ago

Una buona deriva

Trovo che quest'estate sia un po' sottotono, tuttavia non riesco a capire i motivi di…

2 mesi ago

Le ambivalenze del cielo

Ho una predilezione per i temporali estivi e preferisco l'ira dei nembi all'indolenza dell'afa o…

2 mesi ago