Non risparmio a me stesso le sciocchezze e la superficialità, anzi, vi ricorro sovente per sfumare le mie giornate. Nel corso della quarantena non ho mai discusso con le pareti della mia stanza, perciò il nostro rapporto ha resistito alla convivenza: io carne, loro cemento.
In qualche attimo d’incertezza mi prendo troppo sul serio e solitamente per rimediare a tali esagerazioni sgonfio l’iperbole di turno, ma al contempo dentro di me si dispiegano spontanee l’esigenza e la ricerca di una coscienza più elevata. Sono sempre meno legato alla mie sembianze viventi, ma non le depreco e continuo a custodirle come se formassero un tempio sacro. Su questo mondo c’è ampio spazio per me, tuttavia non sono così convinto di volerlo occupare. A volte la migrazione spirituale mi tenta oltremodo, ammesso e non concesso che un’espressione del genere significhi qualcosa, ma non sono ancora pronto ad abbandonare questo pianeta e al momento neanche lo desidero. L’esistenza assomiglia a un limbo tra il nulla e il nulla o tra quest’ultimo e la sua vera antitesi, ma simili azzardi del pensiero sono destinati a restare astrazioni senza capo né coda, acefale per diritto di caducità. Areare prima di soggiornare: forse il buco dell’ozono andrebbe allargato di proposito prima dell’arrivo dei nuovi inquilini.
Mi rasserena l’ozio dei gatti e se fossi più saggio impiegherei tutte le mie risorse per adattarlo a quanto d’umano ancora porto in dote. Non voglio muovere un dito neanche per firmare la resa all’avvenire. Lascio che tutto o quasi accada, come se avessi organizzato le ferie cosmiche su una zattera alla deriva, ma ho come compagna di viaggio una forza sopita al cui risveglio non posso oppormi.
Mi appoggio ai silenzi che si susseguono senza soluzione di continuità, tuttavia con la stessa…
Funesti e ottobrini all'esterno, finora i giorni del corrente mese hanno invece irradiato la mia…
Se dimorassi al settimo cielo riuscirei a vedere le lunghe gittate dei missili balistici? Non…
Venerdì mi sono recato a Roma per vedere dal vivo i Belphegor e quello che…
Che bello non avere figli: si tratta di un grande sollievo esistenzialistico e di un…