Ieri sera ho scoperto un sito simpatico, SpaceSpeak.com, dal quale chiunque può inviare un messaggio nello spazio tramite onde radio i cui fotoni sono destinati a viaggiare per millenni e millenni. Non so se le mie poche righe in inglese un domani verranno raccolte e comprese da entità aliene, ma io ho vissuto in piccolo qualcosa del genere perché ho ritrovato sul guestbook di un sito dedicato a Jack Kerouac un messaggio che ho pubblicato quasi vent’anni or sono: quando l’ho riletto ho provato una certa emozione. Dov’è andato tutto quel tempo?
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