Dopo la maratona dell’Alzheimer ho corso altre tre gare: due da diecimila metri e un’altra maratona, quella di Ferrara. Di seguito cerco di ripercorrere in ordine e compiutamente le mie recenti prestazioni, ma soprattutto conto di collezionarne molte altre di cui scrivere nell’immediato futuro.
Domenica ventitré settembre ho preso parte a una gara di dieci chilometri in quel di Grosseto, l’AIPAMM Run, però non ho dato fondo al massimo delle mie possibilità e mi sono limitato a gestire bene le forze per conseguire il terzo posto, difatti gli altri due gradini del podio mi erano preclusi a causa del grande divario presente tra me e i due atleti che mi hanno preceduto.
Il trenta settembre invece mi sono recato a Ferrara per la mia seconda partecipazione alla maratona cittadina e ho condotto una gara molto cauta con una lieve progressione finale. Le condizioni climatiche erano migliori rispetto a due settimane prima e il percorso pianeggiante mi ha aiutato a mantenere un’andatura regolare, difatti non ho avuto la benché minima crisi e ho tagliato il traguardo senza problemi in 2h46’16”: la mia dodicesima maratona sotto le 2h50′. Di sicuro non ho dato il massimo, ma la mia performance mi è comunque valsa il quinto posto assoluto e, grazie a questo piazzamento, ho ottenuto una targa rossa col profilo del castello estense che ben si sposa con la mia stanza, anch’essa rossa. Ancora una volta non ho potuto ritirare il premio in denaro che, se non sbaglio, nel mio caso ammontava a 137,50€ per aver conseguito il quinto posto concludendo la gara sotto le 2h50′: questo è il prezzo che la FIDAL impone a chi come me non ha né vuole una squadra; sono le regole, io le accetto e le rispetto, infatti è stata mia cura far notare la cosa all’organizzazione affinché non commettesse un errore, ma continuo a prediligere la libertà. Ho trascorso una giornata stupenda perché Ferrara è davvero bella e dopo la maratona mi sono mangiato una buona piadina con un grande compagno di avventure podistiche!
A sette giorni di distanza dalla competizione suddetta, ossia la scorsa domenica, ho preso parte a un’altra gara di dieci chilometri a Tarquinia che si è rivelata d’un livello piuttosto alto per essere un evento locale e per tale ragione, col tempo di 35’17”, mi sono classificato all’ottavo posto, terzo di categoria, tuttavia devo anche tenere conto di come mi sono presentato alla partenza, ossia con novantacinque chilometri macinati tra il lunedì e il venerdì successivi alla maratona di Ferrara. Invero speravo in qualcosina di più sotto il profilo cronometrico e contavo di abbattere, seppur di poco, il muro dei trentacinque minuti in quanto è ampiamente alla mia portata. Il GPS (Polar M430) mi ha segnato un passo finale di 3’28” al chilometro, ma su 10200 metri di distanza, quindi o ho sbagliato io la traiettoria del percorso (quest’anno persino omologato dalla FIDAL) o il mio orologio mi ha regalato qualcosa; in ogni caso sono ampiamente soddisfatto e guardo con fiducia alle gare che mi attendono.
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