Categories: Parole

Nei paraggi del presente

Non ho idea di quali eventi siano in avvicinamento, ma sono pronto a convergere verso quanto di meglio mi si prospetti. L’autunno fatica a prendere posizione e non capisco se il suo ritardo dipenda dall’espansionismo estivo o da un improvviso ritorno delle mezze stagioni, così come auspicano ogni dì turbe ottuagenarie nelle sale d’attesa dei medici di base.
Stamane ho visto l’inizio di un funerale, ma sono più curioso di assistere alla fine della morte. I miei pensieri mi portano laddove neanche un paio di ali funzionanti e abbondantemente piumate potrebbero consentirmi di giungere, però non trovo sempre delle radure dove atterrare per una breve sosta e talvolta le mie evoluzioni metafisiche hanno esiti rovinosi. Per quanto io mi libri in volo, rimango comunque confinato nell’atmosfera controllata dei miei stati di coscienza, ma essi costituiscono una minima parte delle mie possibilità più proprie. Mi godo la libertà di manovra di cui dispongo, tuttavia non m’illudo che costituisca il limite ultimo di quanto esiste. Vorrei conoscere quel linguaggio che si oppone a ogni fraintendimento, involontario o deliberato, ma non so chi lo insegni né se esistano dei corsi serali per assistere a nuove albe. Tendo ad alzare lo sguardo verso i nembi quando pare che siano sul punto d’assoggettare il cielo una volta per tutte, ma non ci vedo mai una macchia di Rorschach e in quest’ultima mai scorgo i primi. Cerco di non confondere le apparenze e non mi preoccupo che esse lo facciano tra di loro.
Vanto una bella distanza da qualunque richiamo della foresta e non corro neanche il rischio di sentire le sirene sugli scogli, ma non ho un biglietto per Itaca e anche se ne vincessi uno non lo userei: il mio viaggio di ritorno segue rotte cosmiche. Ogni tanto avverto una nostalgia di cui non colgo neanche i contorni e dunque non so da cosa dipenda, però ci riconosco una lontananza nel tempo e nello spazio che non sono in grado di ricondurre a un distacco esperito per davvero: v’è molto che non conosco di me, qualunque cosa io sia.

Francesco

Recent Posts

Affluenti di coscienza

Assimilatomi al tempo corrente, ne guardo assorto gli istanti che riesco a catturarne. Implicite nel…

4 giorni ago

Peppermint Candy di Lee Chang-dong

Per i miei gusti la perfezione può raggiungere una sua compiutezza anche nella settima arte…

2 settimane ago

Il segno del comando

Oggi ho corso venti chilometri in poco meno di un'ora e venti minuti: fuori non…

3 settimane ago

Narcisismo di vita, narcisismo di morte di André Green

Ultima lettura dell'anno, invero conclusasi settimane or sono con somma soddisfazione. Di norma non accetto…

3 settimane ago

A me sono rivolto

Non ho novità di rilievo in questo mio incedere verso l'attimo che segue. Un'anziana signora…

1 mese ago

Io sono io

Il clima mite di questo dicembre inoltrato mi ricorda il periodo natalizio che ebbi a…

1 mese ago