Da alcuni mesi a questa parte, oltre ai molteplici impegni della vita ordinaria, destino più del solito ampie quote del mio tempo libero a letture plurime, ad allenamenti solitari, alla stesura del mio quinto libro e alla musica, perciò mi ritaglio raramente degli opportuni momenti per riversare qualcosa su queste mie vetuste pagine, tuttavia conto di rimettervi mano al più presto in quanto traggo beneficio e appagamento dalla scrittura di cose che io solo leggo e di cui io solo mi curo.
I miei appunti hanno per me valore dialogico, difatti il loro carattere autoreferenziale e indagatore mi consente di sopperire alla carenza di conversazioni con terzi. La mia mente si muove in un territorio a maggioranza solipsistica, ma preferisco simili frequentazioni (cioè nulle) a quelle in cui “si respira con noia la miseria di rapporti da niente” (citazione di Claudio Rocchi da “L’orizzonte a Milano”).
Sento un lontano richiamo verso fonti di sapere alle quali devo ancora abbeverarmi e sono mosso da uno slancio la cui portata primeva non scema, perciò m’è dato di saltare a piè pari quei bisogni secondari su cui taluni edificano un senso alla vita. Non mi metto in contrapposizione con qualcuno in quanto la questione non è gerarchica e non può essere considerata con una ferrea verticalità, bensì a mio avviso si snoda su un modello curvilineo che non si presta a indebiti paragoni.
Mi appoggio ai silenzi che si susseguono senza soluzione di continuità, tuttavia con la stessa…
Funesti e ottobrini all'esterno, finora i giorni del corrente mese hanno invece irradiato la mia…
Se dimorassi al settimo cielo riuscirei a vedere le lunghe gittate dei missili balistici? Non…
Venerdì mi sono recato a Roma per vedere dal vivo i Belphegor e quello che…
Che bello non avere figli: si tratta di un grande sollievo esistenzialistico e di un…