Non credo all’esistenza di un Islam moderato, difatti nessuno mi toglie dalla testa (ed è invece possibile che qualcuno possa recidermi quest’ultima) quanto una parte dei musulmani approvi gli attentati terroristici benché non lo affermi esplicitamente.
Alcuni governi vogliono la sicurezza e l’integrazione di certe etnie, ma tale pretesa è identica a quella di colui che esige la botte piena e la moglie ubriaca. È normale che faccia più rumore una strage compiuta rispetto a tutte quelle che sono state sventate, ma d’altro l’intelligence non può tenere sempre sotto controllo tutti i soggetti attenzionati. L’Europa è condannata a vivere con una spada di Damocle sul capo e questa minaccia perenne si annida tra coloro che sono stati accolti dagli stati occidentali. Persino in Svezia l’integrazione ha fallito e questo buco nell’acqua ne ha creati a sua volta molti in zone urbane dove de facto vige già la Sharia.
A mio modesto avviso occorrono misure draconiane, finanche la sospensione della democrazia e la promulgazione di leggi speciali che permettano alle forze dell’ordine una più ampia manovra. Purtroppo il sonno della ragione produce mostri e le sinistre europee sono in preda a una sorta di sindrome di Stoccolma, difatti simpatizzano umanamente per i loro potenziali carnefici.
È normale che taluni reagiscano al di fuori della legge quando non considerino più quest’ultima in grado di tutelare la loro esistenza. Le moschee incendiate, i pestaggi su base etnica e altre sortite di questo genere sono un chiaro richiamo agli archetipi dell’essere umano che trova un nuovo spazio laddove si fa assordante il silenzio della giustizia ordinaria.
La religione è un veleno di cui il fanatismo e il dogmatismo sono gli effetti peggiori, però questi tratti sono particolarmente accentuati tra le fila dei sunniti. Sono sempre stato un anticlericale e non ho mai lesinato invettive contro il cristianesimo, tuttavia vorrei che oggi al soglio pontificio ci fosse qualcuno come Papa Innocenzo III: il nemico del mio nemico è mio amico.
Mi domando quante volte ancora gli europei dovranno rimettere insieme i pezzi dei propri figli prima che una forte volontà popolare legittimi una politica di tolleranza zero. Lo ripeto: io non credo a quei musulmani che fingono di condannare gli estremisti islamici e difatti quest’ultima espressione è per me un semplice pleonasmo.
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