Già dopo pochi giorni sono riuscito a liberarmi dalle pastoie di coincidenze antagoniste, tuttavia ve ne sono ancora delle altre che pendono su di me come la spada di Damocle.
Continuo a guarire il mio spirito attraverso il corpo, difatti è dall’inizio del mese che corro molto e tengo la mente più attiva del solito. Confido nella prassi delle mie buoni abitudini e non temo ulteriori contraccolpi poiché mi sento pronto per contenerne la portata. Ci sono dei momenti in cui sono in balìa di pensieri controproducenti, veri e propri freni interiori che mi impediscono di procedere con la giusta velocità di crociera nel tragitto che separa la nascita dalla morte, ma non mi serve a molto riconoscerne le ingerenze quando ormai hanno sortito i loro effetti.
Devo allenare ancora molto la mente affinché sia in grado di intercettare e distruggere quelle subdole forme di pensiero che veicolano conclusioni venefiche. Ho la sensazione che nei periodi migliori io abbassi la guardia per troppo tempo e invece devo mantenere un livello d’attenzione che mi consenta di reagire prontamente alle prime avvisaglie d’inquietudine. La realtà è piena di segnali premonitori che talora mi sfuggono e non riesco a servirmene come dovrei perché la mia visione in quei frangenti è ristretta dalla bontà dei giorni migliori. Con il senno di poi constato sempre che certe dinamiche non si originano mai al di fuori della loro prevedibilità , almeno per ciò che mi riguarda, ma anche il radar più sofisticato risulta inutile qualora non se ne colgano i segnali. Nel frattempo recupero terreno senza che questo mi venga tolto da sotto i piedi.
Parole chiave: anticipare gli sbagli, giocare d'anticipo, percepire segnali, premonizioni, visione distinta