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Nuovi orizzonti

Mi sono accorto che in me si sono estinti dei desideri irrealizzabili che ancora galleggiavano tra inconscio e stato vigile, ma ho percepito questo cambiamento spontaneo come un momento di maturità, quasi che fossero state spente delle candeline con il soffio vitale.
Non mi è dato sapere se l’attuale stato di cose sia definitivo o meno, può darsi che un domani quegli stessi desideri si ripresentino in una forma compatibile con la realtà e sanciscano con il loro ritorno un’altra tappa evolutiva. Ora come ora non mi frega un cazzo di niente, perciò ho la mente sgombra e posso trarne vantaggio per le mie passioni, ovvero quelle che ho modo di coltivare nel regno del solipsismo. Mi trovo su un rettilineo vuoto perché nessuno mi insegue e io a mia volta non inseguo nessuno, quindi posso spingere al massimo delle mie possibilità.
Mi sento libero dai lacci delle velleità, da tutte quelle cose o astrazioni che la mia esistenza non può fare né rendere sue, ma sono consapevole di quanto quest’affrancamento temporaneo non abbia la mia paternità e dipenda in larga misura dal libero corso degli eventi. So per certo che una condizione del genere può essere indotta di proposito, ma io non ne sono ancora in grado o perlomeno non riesco a contribuirvi in maniera apprezzabile. Conscio di tutto ciò, mi comporto come se fossi un esploratore e approfitto del bel tempo per salpare verso nuovi limiti.
Mi sto allenando molto in questo periodo. Solo negli ultimi cinque giorni ho corso centoquattro chilometri e non ho sentito affatto il peso d’un simile volume di allenamento benché abbia avuto diversi impegni. Voglio prepararmi per una nuova maratona e ho intenzione di spaccare tutto. Sono allettato dalle sfide che mi ripropongo e sento quanto in questo frangente della mia vita la solitudine abbia la forma di una vela col vento in poppa. Devo fare tesoro di simili momenti di grazia per affrontare eventuali inverni fuori stagione, ma spero che la mia interiorità rimanga in fiore il più a lungo possibile. Avrò tempo per lasciare le impronte sulla neve.

Francesco

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