Categories: IntimitàParole

Vittorie e sconfitte

Non cerco di guardarmi da fuori per il solo gusto di ricavarne un autoritratto contemplativo, ma compio un tale sforzo per capire i miei processi interiori da una posizione che si dimostri quanto più possibile terza. Questo mio modus operandi va avanti da anni e malgrado i naturali incidenti di percorso devo ammettere che la mia vocazione introspettiva mi ha giovato sommamente.
Nell’ultimo periodo mi s’è ripresentata la ciclica questione dell’affettività, ma d’altro canto so che si tratta di un problema con cui devo convivere. Anche in me sussiste l’esigenza di reciprocità e mutua intesa, però questa a intervalli più o meno regolari si scontra con l’impossibilità della sua concretizzazione nella realtà e l’impatto che ne segue provoca immancabilmente delle scosse telluriche di cui i sismografi non dànno conto. In un modo o nell’altro ho sempre avuto ragione della malinconia e i rapidi passaggi di quest’ultima sulla mia esistenza non mi hanno mai ridotto in schiavitù, tuttavia alcuni momenti sono più difficili da superare rispetto ad altri.
C’è una sfida allettante nelle ombre più dense di certi frangenti dell’esistenza ed è come se un lontano richiamo destasse degli archetipi sì assopiti, ma sempre presenti. La parte più difficile di una sfida del genere è il riconoscimento di questa come tale, ma io posso squarciare il velo di Maya a sciabolate perché l’ho già fatto in passato. Mi basta scrivere queste parole per darmi il coraggio e l’incitamento che altrimenti non potrei ricevere da niente né da nessuno. Anche se il tempo passa io proprio come lui non posso tirarmi indietro. Devo chiudermi ancora un po’ di più in me stesso per poi ritornare ad aprirmi o, almeno, per rendere le mie aperture un’opzione percorribile in eventuali circostanze di un avvenire altrettanto incerto.
Sono sicuro che il mio sarà un inverno rigidissimo, al di là di quello che diranno i termometri o la clemenza di una stagione che non è più quella che fu. Anch’io non sono più quello che ero e chissà se un domani tornerò a essere ciò che ora sono. Non so come si chiudano i cerchi né se il tempo abbia la loro forma.

Francesco

Recent Posts

Passando per caso

Mi appoggio ai silenzi che si susseguono senza soluzione di continuità, tuttavia con la stessa…

2 settimane ago

La stagione delle piogge

Funesti e ottobrini all'esterno, finora i giorni del corrente mese hanno invece irradiato la mia…

3 settimane ago

Lettere morte

Le parole al vento non volano nei giorni in cui a spirare sono soltanto i…

1 mese ago

Immune tra le dune

Se dimorassi al settimo cielo riuscirei a vedere le lunghe gittate dei missili balistici? Non…

1 mese ago

Belphegor e Malevolent Creation al Traffic Club di Roma

Venerdì mi sono recato a Roma per vedere dal vivo i Belphegor e quello che…

2 mesi ago

Gioco e realtà di Donald Winnicott

Che bello non avere figli: si tratta di un grande sollievo esistenzialistico e di un…

2 mesi ago