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Le risposte dell’organismo

Pubblicato martedì 1 Gennaio 2013 alle 23:52 da Francesco

Per me l’anno è finito molto bene, infatti ieri sono riuscito a ottenere un buon tempo sui diciotto chilometri e mezzo: precisamente un’ora, diciassette minuti e venti secondi. In pratica ho tenuto una media di quattro minuti e undici secondi al chilometro. Ho deciso una volta per tutte di non puntare al miglioramento della mia velocità, ma prima o poi correrò ugualmente una maratona. Mesi fa m’ero proposto d’iscrivermi ad una società sportiva qualora fossi riuscito ad avere un passo di tre minuti e venti secondi al chilometro sulla distanza summenzionata, perciò adesso posso farne a meno. La mia andatura è buona e per le mie esigenze andrebbe bene anche se fosse più lenta di venti secondi, infatti tengo una media di quattro minuti e trenta secondi sul mio percorso di allenamento: per me l’importante è restare sotto i cinque minuti e dunque non posso che essere soddisfatto quando nelle mie prestazioni migliori mi veda più vicino ai quattro. Grazie al periodo di riposo che ho dovuto osservare a causa di un lieve infortunio, ho ricevuto l’ulteriore conferma che anche dopo sessanta giorni di pausa le mie prestazioni aerobiche non subiscono riduzioni significative. Tra l’altro questo dato ho il piacere di poterlo sommare ad un aumento di peso di due chili sebbene io non sappia in quale misura dividerlo tra massa magra e massa grassa. Sia nella corsa che nella crescita muscolare le temperature basse costituiscono un fattore importante, infatti l’estate ho un calo di prestazione per l’una e per l’altra nonostante la definizione risulti agevolata. Comunque sul piano fisico sono intenzionato a sviluppare la strada che ho intrapreso, senza più oscillare da fasi prettamente aerobiche ad altre in cui invece tendo a dare più spazio agli esercizi a corpo libero e a quelli con i pesi.

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