Non ho un sogno, però porto dentro di me qualcosa di simile. Vorrei orbitare attorno alla Terra e indossare una tuta spaziale per fluttuare a pochi centigradi dallo zero assoluto. Mi domando a quale punto giungeranno le conquiste spaziali tra un millennio, ammesso che il genere umano non abbia cura d’estinguersi prima con le proprie mani. Mi piacerebbe dare una sbirciatina nel futuro e accetterei senza problemi l’eventuale divieto di portarne memoria nel mio tempo.
Malgrado l’adorazione che nutro per la vita, sono contento che abbia un termine. L’immortalità per me sarebbe una malattia incurabile e sono felice di non averla contratta. Accade spesso che prima di addormentarmi io rifletta sulla mia morte e spero che la mia ora arrivi durante il sonno. Mi auguro spesso di vivere almeno un secolo, però se domattina non facessi più parte di questo mondo io non avrei nulla da recriminare e d’altronde neanche potrei: dovrei ricorrere ai servigi di un medium per veicolare ipotetici reclami e di conseguenza lascerei perdere… Qualcuno della mia età crede d’essere vecchio e forse cerca di convincersene per consolidare le sue delusioni. Io sono di un’altra parrocchia, quella che non ha un dio né croci da portare sulla groppa, perciò mi rendo conto di avere tutta la vita davanti, tuttavia ho già messo in conto la possibilità di non esperire il resto. Oh, a me piacerebbe raggiungere i titoli di coda con somma soddisfazione, ma Thanatos è sempre nascosto da qualche parte e si diverte a tirare brutti scherzi: bricconcello.