Ormai l’inizio calendaristico dell’estate è vicino benché il clima si sia già insediato in questi ultimi battiti di primavera. Per me si prospetta un’altra stagione calda e solitaria, ma non ne faccio un dramma. Spero che nei prossimi mesi alcune cose vadano bene cosicché possa ricavare denaro a sufficienza per permettermi di viaggiare anche l’inverno venturo. Non ho ancora pensato alla possibile destinazione della mia prossima partenza, però credo che risponderà a caratteristiche precise: caldo tropicale e amache dondolanti.
Non ottengo riscontri anche se tengo aperte le finestre della mente, perciò vago nel globo come un numero dispari. Ho un rapporto sereno con me, ma ho sempre desiderato averne uno simile con un’altra persona e forse un giorno delle circostanze fortuite mi permetteranno di costruirlo. Oggi come ieri m’accompagno a ridosso del presente e ne soleggio i punti bui, sempre eccessivi.
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