Nel mio microcosmo nulla si avvicina e nulla si allontana. Sollevo il capo e volgo lo sguardo verso il cielo ogniqualvolta si presenti l’occasione di assistere al rapido passaggio di un aereo o di un elicottero. Ogni tanto il silenzio mi avvolge, tuttavia non mi stritola mai e difatti tra le sue spire riesco a respirare benissimo. Qualcuno non è in grado di guardare nel proprio futuro, ma questa incapacità non dipende dalla scarsa dimestichezza con le arti divinatorie ed è semplicemente la mancanza di un avvenire che talvolta nega qualsiasi visione al di là del presente.
A me piace essere sincronizzato con il divenire. Non posso produrre nostalgia perché non ho la materia prima e non intendo importarla né introiettarla. Agli alberi, oltre all’anidride carbonica, io consegno anche il surplus d’amor proprio che ancora non ho modo di convertire in attenzioni e riguardi verso chicchessia. Ci sono stati emotivi nei quali non ho mai sconfinato e ora come ora al loro interno sarei un clandestino. Dubito che sia sufficiente sommare le affinità e sottrarre le differenze per capire se certi risultati siano positivi o meno, ma io in ogni caso non mi pongo il problema perché non riduco certe dinamiche all’aritmetica né tanto meno ad eventuali aritmie.
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Il mio anno è cominciato nel migliore dei modi e spero che tale andamento si…
Assimilatomi al tempo corrente, ne guardo assorto gli istanti che riesco a catturarne. Implicite nel…
Per i miei gusti la perfezione può raggiungere una sua compiutezza anche nella settima arte…
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