Sono tornato in Italia la sera del nove febbraio e nella tarda mattinata del giorno seguente ho corso per ventuno chilometri seppur con un tempo lontano dalla mia media. L’undici febbraio ho ripetuto lo stesso percorso, ma al quindicesimo chilometro mi sono fermato per fare un po’ di stretching poiché sto lavorando sull’elasticità delle gambe per eseguire lo yeop chagi. Prima di riprendere a correre ho svuotato la vescica e per la seconda (e mi auguro ultima) volta nella mia vita ho pisciato sangue. Sono tornato a casa camminando, senza sforzarmi. Non ho avvertito dolori sul momento né in seguito. Ormai so di cosa si tratta: è disidratazione. Quando i reni non trovano più acqua, attingono dal sangue e l’ematuria è servita. Non è nulla di grave, però devo stare attento. Ultimamente bevo almeno due litri d’acqua al giorno ed eseguo solo esercizi di stretching e con i pesi. Ho rivisto anche la mia alimentazione poiché per un po’ di tempo dovrò fare a meno del dispendio calorico causato dalla corsa.
Ogni tanto si dice che qualcuno si allena fino a sputare sangue, però io che ho la faccia come il cazzo ho preferito pisciarlo. La corsa è estenuante e chiunque si sia spinto oltre o quasi i propri limiti in questa disciplina sa quanto essa sia meritocratica. Se io non avessi mai cominciato a correre non so neanche se oggi sarei ancora vivo. Quella fatica solitaria per me è stata come una madre severa e buona allo stesso tempo. Dalle prime corse incerte di pochi chilometri alle mezze maratone ho imparato ciò che nessuno poteva insegnarmi e ho affermato la mia volontà di vivere. Avrei voluto scoprirla prima, ma ormai sono anni che ne traggo beneficio e mi ritengo fortunato. Ricordo un tardo pomeriggio d’alcuni anni fa, quando lacrime di gioia si mimetizzarono nel sudore al mio arrivo ad una certa altezza rispetto al livello del mare. Mi amo e questo è un fatto incontrovertibile. Riprenderò a correre quando mi sentirò pronto e sicuro, ma fino ad allora il mio allenamento verterà sulla pesistica e sugli esercizi di estensione. Nei prossimi mesi aumenterò la massa muscolare e la flessibilità delle gambe, però avvertirò la mancanza della corsa e i bagni d’umiltà a cui mi sottopone sempre, immancabilmente.