Anche la fine ha una fine e di conseguenza lascia il campo ad un nuovo inizio, ma queste pagine non rientrano ancora nel cominciamento di un nuovo ciclo. Per problemi di codifica dei caratteri non posso scrivere in giapponese qua sopra (a meno di non farlo esclusivamente in romaji), perciò ho aperto un piccolo angolo su cui ho mosso timidamente il primo passo. Alla luce di ciò ho deciso che al termine del mio terzo libro tornerò a scrivere in questo spazio che si appresta a compiere il suo primo quinquennio. Inoltre continuo a covare un desiderio contrastante: interloquire con una filosofa alessandrina sperando che ciò non avvenga. Ah, amati paralogismi!
Assimilatomi al tempo corrente, ne guardo assorto gli istanti che riesco a catturarne. Implicite nel…
Per i miei gusti la perfezione può raggiungere una sua compiutezza anche nella settima arte…
Oggi ho corso venti chilometri in poco meno di un'ora e venti minuti: fuori non…
Ultima lettura dell'anno, invero conclusasi settimane or sono con somma soddisfazione. Di norma non accetto…
Non ho novità di rilievo in questo mio incedere verso l'attimo che segue. Un'anziana signora…
Il clima mite di questo dicembre inoltrato mi ricorda il periodo natalizio che ebbi a…